giovedì, marzo 29, 2007

Buona Pasqua a tutti... in anticipo!


Volevo solamente augurare velocissimamente una

BUONA PASQUA

o più in generale

un buon meritato riposo

a tutti coloro che passano qui per caso e non...

e dire in particolare ai blogger e alle blogger che sto pian pianino conoscendo

che,

nonostante sia pochissimo che ho cominciato, quasi per caso e

inizialmente senza tante convinzioni, quest'avventura (paroloni!)

del mio blog e sono entrata proprio sulle puntine dei piedi

in questo mondo che mi sembra pieno di persone appassionate e troppo simpatiche...
GRAZIE !!!
Buona Pasqua un po' a tutte/i voi...
alla Gaietta e alla nostra affinità elettiva ...e ovviamente ai tuffi goduriosi alla Paperon de Paperoni!
alla Fudgy, donnina "dai mille Gribaudi" come me e altra gemellina elettiva cioccolatosa,
all'Apprendistacuochetta, con un imbocca al lupo grande per l'avventura dello stage e per i nostri benamati Ciocco & Lato... che condividiamo appassionatamente,
a Elena-Comidademama (e a quella sagoma di Marta!) per essere una delle mie più amate fonti di spunti e ammirazione quotidiana,
alle mie comari Canny e Graziella, le mie tose preferite!
a Pip perchè il suo blog mi piace troppo...e mi sta convertendo allo zenzero definitivamente!
a FrancescaV per la sua gentilezza e il suo blog... una passione!
a Valentina, la mia cara R.i.s. privata...che mi fa ricordare che ci vuole disciplina nella vita! ;-))
alla mia Gourmet, che ho scoperto da poco, ma che ogni giorno mi stupisce!
a Isabilla, donnina dalle creazioni super invitanti..
a Nini e ai suoi dolcetti che mi fanno impazzire ogni volta,
a Saffron... altra compare vittima indiscussa del cioccolato!
alla Flo, che mi fa schiantare coi suoi chicchi di caffè... ;-)))
a Orchidea, che mi delizia con le sue ricettine italiane e mi intriga un sacco con quelle svedesi,
a Tulip, fonte primaria di godurie fantasmagoriche!!
siete tante... e non so nemmeno se ho fatto gli auguri a tutte,
avrò sicuramente scordato qualcuno
(eventuali esclusi si ritengano inclusi all'istante!)
Tutto questo perchè ora causa vacanze torno a casina,
dove non credo avrà modo di aggiornare il blog...
al massimo di dare un'occhiatina alla mail scroccando evententuali wireless (;-P), ma dubito,
quindi ci risentiremo fra una decina di giorni diciamo, su per giù, magari qualche giorno dopo Pasqua... chi vivrà (meglio, che soprav-viverà ai pranzi collettivi pasquali...) vedrà!
Bacioni ancora a tutti!

martedì, marzo 27, 2007

Variazioni sul tema: BISCOTTI





Ispirata/istigata alla “violenza biscottiera” alla vista dei biscotti alla farina di riso pubblicati dalla cara comare Graziella qualche giorno fa qui (ho ricevuto la benedizione allo scopiazzamento coatto dall’interessata e mica ho potuto resistere…giammai sia!) e ricordandomi di una ricetta di qualche tempo fa già sperimentata svariate volte, con le variazioni del caso, manco a dirlo, dell’amatissima Fiordizucca esattamente qui… le mie fauci urgevano all’istante abbondanza di biscotti…
E allora forza!!
L’ibridazione è assicurata…
E il passo dalla mente all’assalto a mo’ di tuffo nella dispensa direi SUBITANEO!
(Ringrazio entrambe le guru in questione da subito ovviamente!)

Creazione risultante:
Biscotti bianchi e neri di riso ripieni di marmellate varie e cioccolati vari
(perché quando la voglia biscottosa impazza e ti piglia bisogna pure soddisfarne tutte le varianti...
o no?!?)

Per i biscotti:
200 gr farina di riso
100 gr farina 00
50 gr zucchero
(i ripieni sono già dolci)
150 gr burro
1 uovo
un cucchiaino di lievito per dolci
Pizzico di sale
Eventualmente qualche cucchiaio di latte per risolvere la “sabbiosità” dilagante che risulta dall’utilizzo della farina di riso

cacao per la versione nera: circa 20 gr

Per i “ripieni”:
marmellata di prugne q.b.
marmellata d’arancia q.b
Diciamo 5/6 quadratini di cioccolato fondente
Diciamo 4/5 quadratini di cioccolato bianco*
( *io sciolgo a bagnomaria prima il cioccolato fondente, poi nello stesso pentolino quello bianco… che così non è troppo dolce come quello bianco “puro”, ma diventa un po’ più scurino mischiandosi ai pochi grammi residui di fondente e ne risulta un gusto molto simile al mou, per capirsi…buuuuono!)

Per guarnire (facoltativo):
poco zucchero a velo
(io non l'ho messo)

Lavorare il burro ammorbidito a temperatura ambiente con lo zucchero velocemente, a formare una cremina. Aggiungere l’uovo sbattuto un attimo e girare aiutandosi con una forchetta. Unire poi un po’ alla volta le farine unite al lievito e al pizzico di zucchero e impastare per pochi minuti, aiutandosi appunto aggiungendo se necessario un pochino di latte per lavorare meglio la farina di riso, che tende a rendere l’impasto piuttosto “frollo”. Dividere l’impasto in due ed incorporare ad uno il cacao e lavorare fino a renderlo di colore omogeneo. Lasciare a riposare per un pochino in frigo. A questo punto stendere l’impasto e ritagliarlo con le formine, ricordandosi di formare già “le coppie”, ovvero non solo i biscottini canonici che serviranno di base, ma anche quelli “col buco” che serviranno a far vedere il ripieno interno (decisamente più difficile a spiegarsi che a farsi!).
Infornare a 180°C per 20 minuti circa e lasciare raffreddare.
Adesso accoppiare i biscotti a due a due, farcendoli con le marmellate che più vi piacciono, io in questo caso ho utilizzato quella di prugne e quella d’arance, e i cioccolati fusi a bagnomaria, nel mio caso quello fondente e quello bianco reso appunto un simil-mou.
Se poi volete spolverizzare di zucchero a velo, ma sono già bellini anche così…

Messi in una scatolina carina sono molto carini anche come idea per un regalino!!


lunedì, marzo 26, 2007

Finta Torta della Nonna... Vera Torta del "Kili - Mangiaro" (falda compresa)










Scusate l'assenza piuttosto lunghetta, ma la scorsa settimana è stata veramente strana, giornata improvvisa-improvvisata a Pisa con tempo lunatico quanto mai, foto comprovanti, compresa.

Dalla torta di Comida ho combinato comunque mille altre "dolcezze-e-non", che posterò man mano...

Cominciamo con l'ultima in oridne di tempo, creata ieri, Domenica pomeriggio, mentre sognavamo guardando le Falde del Kilimangiaro, programma obbligatorio di ogni domenica passata in casa, tra un viaggio in Galizia, uno in Nuova Zelanda e uno in Sud Africa ecc ecc... aaaaah!

Sgrunt.

Giustamente, Sonia, una coinqui, mi ha fatto notare che con la scusa del cambiamento dell'orario abbiamo tirato avanti tra studio, preparazione del pranzo collettivo, pranzo, Licia Colò, PASTICCINI a sorpresa (grazie Fra, sei un genio!) e torta estemporanea... bene o male quasi le 17.00 ridendo, scherzando e MAGNANDO, appunto.

Da lì Sonia mi ha illuminato con la teoria del Kili-Mangiaro domenicale... poi la torta come si vede dalle foto ha fatto pure una crepa a mo' di FALDA di sant'Andrea, quindi non faceva una grinza:
la torta che di quella della nonna tradizionale manteneva proprio poco, quindi ...


"Torta della falda del Kili - Mangiaro".

(divagazioni demenziali domenicali annesse e connesse)

Anyway, torniamo a noi va...

Ingredienti:

Per la “frolla”:
250 gr farina 00
150 gr farina di riso
1 cucchiaino di lievito per dolci
120 gr burro
100 gr zucchero
Vaniglia
2 uova
Latte q.b.


Per la crema:
1 manciata di mandorle
1 busta di preparato per crema pasticcera Paneangeli
(Risultato: molto buono nonostante la poca fiducia di partenza!)
400/500 ml latte

Per guarnire:
una manciata di mandorle
zucchero a velo

Procedimento:
Preparare la frolla nel modo che più vi piace…

ci sono svariate scuole di pensiero, io ad esempio vado a periodi:

ultimamente unisco il burro a temperatura ambiente con lo zucchero e ne faccio una cremina, poi aggiungo velocemente le uova un pochino sbattute, poi “sabbio” (si dirà mai così?! Ma... l’ora tarda fa brutti scherzi.. ;-P) con le farine e il lievito setacciati e aggiungo l’aroma di vaniglia e, se necessario, un pochino di latte se la frolla risulta troppo farinosa e poco elastica…
in realtà per questa torta prevede due dischi, quindi mi sono regolata man mano… ma credo di aver utilizzato almeno 400 gr di farina, forse anche di più... scusate la naso-metricità acuta del caso!!
Dividere l’impasto in due e lasciare riposare in frigo per un pochino.
Nel frattempo preparare la crema con la vostra ricetta preferita, credo che ad esempio che di quella della torta della nonna del
Cavoletto (qui) ci si possa senza dubbio fidare.
Io avevo ancora in dispensa una busta di preparato per crema pasticcera Paneangeli, quindi ho utilizzato quello: nel mio caso è stato quindi sufficiente unire al preparato 400/500 ml di latte (su per giù, nonché molto giù per su…) e, a mia discrezione, una manciata di mandorle (tritate velocemente), che, si sa, in quanto mantovana piazzerei più o meno ovunque (e, sicuramente, in mancanza di pinoli fanno la loro figura).
Togliere l’impasto dal frigo e stendere due dischi: appoggiarne quindi uno nella tortiera ricoperta di carta da forno e bucherellare. Versare la crema e stendere il secondo disco, richiudendo i bordi. Aggiungere le mandorle tritate grossolanamente e infornare in forno già caldo a 170° per circa 40 minuti o comunque finchè la frolla sarà un pochino dorata.
Lasciare raffreddare qualche minuto e cospargere di zucchero a velo...

Buona merenda!

sabato, marzo 17, 2007

Torta allo yogurt, limone e semi di papavero di Comidademama...







La torta più

POFFICE - POFFICE
che mi sia mai passata...
sotto...
bocca!!!
Grandissima guru Comidademama...
sappilo,
hai creato un mostro!
E ti ringrazio tantissimo per questo!!
Innanzitutto, dedico questa torta a
donnina neo-blogger come me,
che,
se ho ben capito
e spero di non fare una gaffe più del dovuto...
compie gli anni oggi!!!
AUGURI TESORA!
E che sia un BUONIIIIIIISSIMO compleanno!

Sicuramente da annoverare tra le torte che finora mi hanno dato più soddisfazioni da
dilettante da strapazzo nonchè allo sbaraglio,
da ripetere millemila volte!
Minimo sforzo/massimo risultato!!!
La Genesi:
qualche giorno fa quella brava donnina di Elena di Comidademama aveva postato la ricetta di fantastiche tortine allo yogurt, limone e semi di papavero…
che mi hanno subito entusiasmata per il loro aspetto sofficissimo e la loro semplicità,
salvo poi portarmi subito all’auto-smontamento al solo pensiero di aver visto mille volte i semi di papavero nominati in ricette, ma mai visti “dal vivo” e men che meno mai avuti quindi…
sigh!
Così, dopo delucidazioni varie della stessa benamata Elena, mi metto il cuore in pace e credo che non li troverò mai…
E invece ennnnò!
Sto facendo la spesa e mi fermo in quei trenta centimetri quadrati dedicati alle spezie…quelle canoniche…ok..salvia, rosmarino, origano, pepe…
C’è UN MINI-BARATTOLINO DI SEMI DI PAPAVERO
IMBOSCATISSIMO
TUTTO SOLO
Là DIETRO O CI VEDO MALE??!
Esssssì!
Poooooorello...
e bisognerà comprarlo!
E me ne vado tutta saltellante,
va beh, sì, mi entusiasmo con poco,
c’aggia fa’?!?…

E allora, mi dico, è segno del destino e vorrò provare questa torta:
parto piuttosto sfiduciata, perché le torte allo yogurt di solito più che soffici mi vengono “umide” o compattissime… danno poche soddisfazioni alla sottoscritta, insomma, ma non demordo facilmente!
Rivedo un po’ la ricetta originale,
questo succede a volte perchè non ho tutti gli ingredienti necessari, quindi sostituisco, a volte perché comunque non ce la faccio, è più forte di me, non rispetto praticamente
MAI
la ricetta originale completamente, neanche sulle ricette super-testate della nonna,
oh,
ognuno c’ha le sue croci e le sue fisse!
Quindi Elenina non me ne volere!
La ricetta di Comida, che trovate
qui, prevedeva come risultato 24 tortine, io invece ho fatto un'unica torta un po' per velocizzare
- (ho solo una muffiniera da 6 muffin...le cose si complicano facilmente), -
un po' perchè mi andava così...
quindi riassumendo
(la proliss-ità mi ha colta più del solito e non ha intenzione di andarsene pare...):
Ingredienti:
(come unità di misura usare lo scatolino dello yogurt!)
1 vasetto da 125 gr di yogurt, nel mio caso all'albicocca e pesca
(quello che c'era in casa! Moooolto buono)
1 vasetto scarso di zucchero semolato
1 vasetto di zucchero di canna
2 1/2 vasetti di farina 00
1/2 vasetto di fecola
1 vasetto di olio di semi
un bustina di lievito
3 uova
un pizzico di sale
succo di un limone
buccia grattuggiata di un limone
1 cucchiaio e mezzo di semi di papavero
(ce ne si può mettere tranquillamente di più...io non sapevo se influisse sul sapore e non volevo esagerare, in realtà non danno cattivi sapori e sono anche molto decorativi, quindi
ABUNDARE senza esitazioni!)
zucchero a velo per decorare
Procedimento facilissimo e moooolto veloce: amalgamare tutti gli ingredienti finchè il composto sarà omogeneo e infornare in forno preriscaldato a 180°C per 40-50 minuti.

Lasciare raffreddare un secondino, spolverizzare di zucchero a velo e ...
Consiglio vivamente di papparne una fetta all’istante, magari corredata di
molto buono e profumatissimo,
come abbiamo fatto noi…

Che dà veramente le sue soddisfazioni!!!

lunedì, marzo 12, 2007

Torta bassa al cioccolato

Heidi,
anche conosciuta come "bellina-tu-sssei",
che mi fotografa mentre la fotografo...









E CIOCCO&LATO sia!!


Perché quando te lo chiede la Heidina tu servizievole devi rispondere, mica per altro, ovviamente.

La scorsa settimana, quella giramondo di Heidi, la nostra austriaca preferita nonché nostra coinquilina di tutto lo scorso anno accademico in quanto donna Erasmus,
ci è tornata a trovare, prontamente munita di Mozartkugeln (Palle di Mozart) e Toffifee a volontà (già puntualmente scomparsi nel “vuoto”), per qualche giorno, per poi fare una capatina, la poverina, a Valencia dalla sua migliore amica altrettanto in Erasmus e per poi ripassare per Orio al serio alla volta di Vienna, dove teoricamente oggi dovrebbe essere ritornata sana e salva.

Tutto ciò per dire che abbiamo organizzato una cena a casina lo scorso martedì con tutte le coinquiline reperibili e non troppo sperse per il mondo, a base di bruschette, lasagne al pesto e svariati dolci, tra i quali, un salame dolce in versione alternativa, ovvero alla cioccolata bianca ed amaretti, che non ha potuto essere fotografato causa 'l’hanno sbaffato prima che lo potessi requisire ed immortalare', e, su richiesta esplicita di Heidi, un revival della sempiterna torta al cioccolato, spesso riproposta quando l’urgenza di botta di cioccolato si fa sentire…

Questo il risultato!

Ingredienti:
- la ricetta è quella della mia zia Claudia, guru famigliare dei dolci -

200 gr cioccolato fondente
120 gr zucchero
(l’originale ne prevede 200gr, ma a me piace si senta l’amaro del fondente)
80 gr di burro
4 uova piccole, oppure 3 grandi
2 cucchiai di farina
1 tazzina di caffè
( l’originale prevede un bicchiere di Maraschino,
non reperibile in dispensa)
mezza bustina di lievito
un pizzico di sale


Sciogliere a bagnomaria il cioccolato e il burro. Lasciare raffreddare un pochino.
Nel frattempo montare benissimo i tuorli con lo zucchero, poi unire il cioccolato e il burro che si saranno raffreddati e amalgamare ancora.
Aggiungere poi la farina e il caffè (non bollente!) o il maraschino della situazione.
Ora montare gli albumi a neve fermissima, con un pizzico di sale.
Facendo attenzione e mantenendo il sacrosanto stesso “senso di marcia” amalgamare gli albumi montati con il resto dell’impasto e versare il tutto in una teglia ricoperta di carta da forno.
Mettere infine in forno già caldo a 150°C per 40 minuti circa…
Attenti ai tempi di cottura del vostro forno, perché essendo questo dolce praticamente fatto al 99% di cioccolato se si brucia fa un po’ schifino, ma voi siete bravi e non vi succederà!

Se volete cospargete di zucchero a velo e guarnite con del cioccolato fuso...

E slurp sia!

domenica, marzo 11, 2007

Caro piccolo Lorenzino!



Bel musino!!
Ed ecco finalmente le prove visibili del pargoletto, la cui nascita era già stata prontamente annunciata qui,
che ci ha fatto autodichiarare
tutte noi
"polle"
ZIE
!
La cara donna manager Glo, dopo svariate richieste minacciose, ha finalmente divulgato le foto del v.i.p.,
con Mummy Ali e Papi...
e finalmente
vedo il pargolo,
se non altro a distanza...
che nel frattempo ormai ha ben 3 settimane abbondanti,
attenzione!
Siamo quasi al complimese!
Che soddisfazioni danno questi cioppini!!
Bello!
Bello!
Bello!

sabato, marzo 10, 2007

Petizioni per Comari Farabì (che fanno le BIRBE, n.d.t) crescono...






Ah, ah... pensava di "farla franca" la cara comare Italo-Spagnola Canny... e così, di punto in bianco, decidere di chiudere la Zuccheriera... senza preavviso e senza che nessuno battesse ciglio....

ENNNNNNò!!

Mica può lasciare tutti sti improvvisi autodichiarati orfanelli blogger come se niente fosse??!?


E allora GUERRA PISSICOLOGGGGGICA SIA!


Nonostante le ribellioni dell'interessata, la cara giustamente testardissima comare Graziella

non si dà per vinta

ed ha deciso di stupire Canny

con effetti speciali,

ma soprattutto con le sue stesse armi...



Probabilmente non serverà a far cambiare idea a quella cocciutona di Canny,

se non sono bastati mille commenti di blogger sull'orlo della crisi di pianto...

o il tentativo disperato mio e di Tulip

di perseguitarla con commenti "in spagnolo" sulla versione spagnola della Zuccheriera,

con mille errori grammaticali e figure assai magre...


Ma almeno capirà che non ci arrendiamo facilmente!!!

STOICI!

INCONSOLABILI!

POVERI PICCOLI BLOGGER ABBANDONATI DI TUTTO IL MONDO...

UNITEVI!!


E dopo questa uscita di Marxiana memoria,

correte

a firmare la petizione anche voi...


La speranza è l'ultima a morire...

e noi,

si sa,

siamo duri a morire!!!


Un basìn sulla punta del nasino alla Comare Canny che conosco da pochissimo tramite il meme dei muffini, ma che ho capito subito essere una bomba di creatività, estremamente solare e gentile...

donna dalle millemila iniziative!

E anche uno a Graziella, che con la sua proverbiale tenacia e cocciutaggine non getta la spugna manco a morire... e tedierà per benino la nostra benamata Canny fino allo sfinimento ed alla resa...

o perlomeno ci prova con tanto affetto!

Crostata di marmellata di prugne della nonna Fenchy!






Questa crostata l'ho fatta con la marmellata delle prugne della mia Nonna Fènchy (ovvero Francesca...così chiamata perchè la Ale, la cucinina disgraziata quasi 2-enne la definisce così in simpatia...) .
Ieri l'altro, infatti, era il ben 23° compleanno di Milz (Milena)...
- Auguri ancora! -
e questa è stata una delle millemila migliaia di torte, una più buona dell'altra, mangiate per festeggiarla a dovere!
La nonna Fènchy, giustamente, è una di quelle che quando fa le cose le fa per bene… tradotto: ragiona
PER QUINTALI.
Quindi quando fa le marmellate mica le fa nei vasetti con misure “da cristiani”, no, si fa dai 12 ai 15 chili per volta…
Insomma, scherzo, ma neanche più di tanto, perché secondo me il vaso che mi ha dato sarà proprio minimo minimo un chilo di botta di vita, ragione per cui se devi portare qualcosa che ti regala lei nel trolley, stai pur certa che SOLO quello ci starà, o perlomeno fungerà da piccolo enorme piombino nello zaino… vabbbeh, son tutte belle le nonne del mondo, perché sono esagerose come solo loro possono essere, no??!
Questo vas”etto” me l’ha dato qualche mese fa…
E visto che sono in crisi d’affetto culinario perché sono più di due mesi che non la vedo e un giorno sì e l’altro pure la
cuginina 2-enne mi telefona per farmi una guerra pissicologggica non indifferente di continui “Aliiiii, vieni a casa!”, mentre sta perennemente “merendando” con torte varie ed eventuali della nonna,
l’infamona, …
sarò obbligata a consolarmi “solo” con la marmellata della Fènchy…
UFFI!

Insomma bando alle ciance,
questa è la ricetta,
se qualcuno si volesse coccolare:

Ingredienti:

Per la Frolla:
2 uova
2 cucchiai di fecola
300 gr farina 00
100 gr burro
50 gr zucchero a velo
30 gr zucchero di canna
Pizzico di sale
vaniglia
Se necessari, 2/3 cucchiai di latte

Poi:
1/3 del barattolo formato famiglia con squadra di calcio annessa
di marmellata di prugne
(un vasetto piccolo, per le persone con barattoli più “umani”)


Preparare la frolla mescolando velocemente la farina, la fecola, gli zuccheri, il sale, la vaniglia con il burro ammorbidito un pochino a temperatura ambiente.
Unire poi le due uova e lavorare ancora per pochi minuti.
Lasciare riposare in frigo per un’oretta.

Stendere poi la frolla che avrete ottenuto in una teglia unta col burro e infarinata, lasciando da parte un pezzettino per fare le formine con gli stampini.
Bucherellare il fondo e distribuirvi la marmellata.
A questo punto sbizzarrire la fantasia e stendere il pezzettino di frolla e ricavarci con gli stampini tanti mini biscottini e disporli sulla crostata.
Cuocere nel forno preriscaldato a 170°C per 40/50 minuti.

E pappatevi una bella fetta, va...
che se no nonna Fenchy dice che mangiate poco e siete "patiti"!
('na cifra...)

giovedì, marzo 08, 2007

Auguri a tutte le donne del mondo!





Insomma, sarà sì una festa commercializzata finchè volete, ma gli auguri non fanno mai male, o sbaglio?!??

E allora…

AUGURONI, UN BASìN, UNA COCCOLINA
e soprattutto ...
CIOCCOLATO A QUINTALATE PER TUTTE LE DONNE DEL MONDO!!!
Vi dedico quindi dei tortini in tema cioccolatoso:
FARFALLINE AL CIOCCOLATO
(liberissimissimamente ispirato da un una ricetta di
“Tuttoricette Cioccolato”,
edizione Gribaudo 2004)

Per 8/9 farfalline:

150 gr di farina
60 gr di zucchero
60 gr burro
Un pizzico di sale
Mezza bustina di lievito per dolci (io ne avevo usata solo una puntina, ma non si sono gonfiati molto…)
2 uova
1 cucchiaione di cacao amaro
Se necessario, qualche cucchiaio di latte
50 gr di cioccolato nel mio caso super-fondentissimo, ma come più vi piace!
Altri 50 gr di cioccolato come “farcitura” per attaccare le alette delle farfalline

Accendere il forno a 150°.
In una terrina impastare tutti gli ingredienti (tranne il cioccolato) e sbattere il tutto con la frusta elettrica fino ad ottenere un impasto soffice . A questo punto fondete a bagnomaria i 50 gr di cioccolato e lasciate intiepidire un attimo. Quindi amalgamarlo bene all’impasto e distribuirlo nei pirottini della teglia, riempiendoli per ¾.
Cuocere nel forno già caldo per circa 15-20 minuti, poi togliere e lasciare raffreddare qualche minuto.
A questo punto viene il bello:
con un coltello staccare delicatamente la parte superiore dei tortini e dividerla a metà… e questo vostro piccolo Art-Attack alla Mucciaccia avrà come risultato delle belle alette…
Sciogliere a bagnomaria gli altri 50 gr di cioccolato e con un cucchiaino spalmarne un pochino su ogni tortino, il che fungerà (paroloni…) da “collante” per le alette e quando solidificato creerà un effetto di contrasto tra il morbido dei tortini e il croccante del cioccolato… che darà le sue soddisfazioni! Appunto, sovrapponete le alette tagliate, sistemandole come se fossero delle ali di farfalla e spolverizzare i tortini di zucchero a velo…

Che sono stata spiegata???!?

E dopo svariati bocconcini di cibo per il pancino, vi dedico anche un bocconcino… per l'anima!



DONNA

Nel tuo esserci l'incanto dell'essere,
La vita, tua storia,
segnata dal desiderio d'essere
semplicemente donna!
Nel tuo corpo ti porti,
come nessun altro,
il segreto della vita!
Nella tua storia
la macchia dell'indifferenza,
della discriminazione, dell'oppressione…
in te l'amore più bello,
la bellezza più trasparente,
l'affetto più puro
che mi fa uomo!

Eliomar Ribeiro De Souza
- Brasile -

venerdì, marzo 02, 2007

"Capunsèi"... c'est-à-dire: gnocchetti di pane alle erbe from Mantova






Siccome non solo di muffin vive l'uomo,
ahimè,
come suggerisce la cara comare Canny,
ogni tanto oltre che al glucosio bisognerà pur pensare anche ad un primo...
E allora:
...Capunsèi...
- gnocchetti di pane tipici sopratutto dell'alto mantovano -
facili e piuttosto veloci da fare...
ma soprattutto bòòòni!

Ingredienti per 5/6 persone:
Pangrattato q.b. ... diciamo 400 o 500 gr
80-100 gr grana padano grattuggiato
3 uova grandi
sale q.b.
50 gr di burro
2/3 bicchieri di brodo
un pochino di pepe
un pizzichino di noce moscata, se vi piace
erbe aromatiche: chi più ne ha più ne metta
(io ho abbondato di salvia, menta e rosmarino, ad esempio...)
Per il condimento:
un po' di burro
se piace un pochino di aglio (io ad esempio non l'ho messo per non appesantirli)
altre millemila erbette (soprattutto salvia)
Procedimento:
Mescolare il pangrattato al trito di erbette. Aggiungere il burro, il sale, il pepe e l'eventuale noce moscata e mescolare velocemente.
Aggiungere il brodo ancora caldo e mescolare bene per non creare grumi, poi aggiungere le uova e il grana.
Regolare eventualmente aggiungendo altro pane se l'impasto che risulta dovesse essere troppo appicicaticcio.
A questo punto prendere piccolo pezzetti di impasto tra le mani e formare dei gnocchetti allungati... tradizionalmente lunghi 3 centimetri, io le preferisco un pochino più lunghi in realtà.
Cuocere nell'acqua salata e scolare appena vengono a galla e passare nel condimento così preparato :
far fondere (ma non friggere!) in una padella abbastanza grande un pochino di burro insieme alle erbette ( soprattutto salvia, appunto... ma più ce n'è, più buoni e saporiti risultano) con uno spicchio d'aglio, se piace.
A questo punto servire caldissimi,
se siete appassionati formaggiari con ancora un altro po' di grana grattugiato...
... decisamente la morte sua!