mercoledì, maggio 30, 2007

Torta delle Rose

...ricetta "Fènchy-original"...
[La Fènchy, ormai si BENsà, è la mia nonna supersprint]
- un'altra ricetta tradizionale mantovana -
Oggi, quindi "La vie en rose", nella versione originale di Edith Piaf (1946)!
che centra poco tutto sommato, ma è da ieri che me la canticchio in testa...

Beh, insomma, e allora che continui a far freschino, che io mi consolo di conseguenza.

Pensavo di dover rimandare alla fine della calura estiva, tipo minimo settembre, per avere voglia di fare una Torta delle Rose come si deve, non perchè sia difficile, anzi, come impegno è poco più di quello per fare il pane, però è una preparazione a più riprese, con allenamento di bicipite, [voi donnine macchina-del-pane munite secondo me siete già un pezzo avanti!], insomma roba squisitamente da NON farsi se fa eccessivamente caldino, c'è anche quell'oretta buona di forno che ti schianta a terra solo al pensiero sopra i 30°...

La torta delle rose mi sa che la conoscete già, perchè ogni tanto la vedo sbucare bella bella in qualche blog, con immediato svenimento mio, però di base credo sarebbe tipica della mia Mantova
o zone limitrofe ed è
SENZA DUBBIO ALCUNO
(non c'è sbrisolona che tenga, questo è COMFORT FOOD fatto e finito, mica bruscolini!)
quella che più mi attiva qualsiasi tipo di memoria,
memoria olfattiva in primis,
e il computerino focalizza all'istante la cucina della plurinominata nonna Fènchy,
poi quella tattile,
per le sensazioni ultraterrene che dà spezzare una fetta di esemplare di torta fatta dalle venerande manine della suddetta nonna
[che non centra manco da lontano con i risultati che vengono a me, tutt'altra storia... tutt'altri "suoni" e sensazioni... Una si può anche impegnare finchè ne ha voglia, ma manine con 72 anni d'esperienza in materia non è che si eguagliano con niente...],
poi quella visiva perchè le torte, ma anche un po' tutto il resto, di mia nonna hanno la capacità di avere delle dimensioni ciclopiche e di saziare equamente le sue tre care figliolette e relative famigliuole per svariate colazioni successive...
perchè è lì,
appena svegli,
scaldata un attimo in forno che la torta delle rose
[essendo come di'...un attimino sostanziosa]
dà le maggiori soddisfazioni, profumino celestiale e consistenza intatta per parecchi gorni... E la Fènchy che prima la faceva non dico tutte le domeniche, ma insomma poco ci mancava, adesso non me la fa più perchè la cuginina 2-enne, e sottolineo 2-ENNE, fa violenza psicologica e sciopera se quando arriva a casa della nonna non c'è SEMPRE E SOLO la "torta gialla", ovvero la torta cùn l'òi, altro must di casa, che avevo già tentato di sperimentare qui...
Ora dico, buonissima anche quella e va bene che la menzionata cuginina-Polly-pocket è un ariete ascendente capricorno, PERò IO RECLAMO la mia DOSE, perchè sì di droga palesemente trattasi, di torta delle rose ogni tanto...e da un paio d'anni, appunto le sfornate di questo tipo si contano sulle dita di 1 mano... UFF! Cosa mi tocca di sopportare!! ;-)))
Basta, questo era uno sfogo... (metereopatia esci da questo corpo!) ma in questo caso per fortuna è arrivata l'ondata di freddo siberiano che ti fa venir voglia di recuperare all'insegna mali estremi-estremi rimedi e del chi-fa-da-sè... oh mò lè!

Ingredienti:
(ricetta della Fènchy, si salvi chi può!!)
200 gr burro (100 gr per l'impasto e 100 gr per la cremina... ma anche un po' meno)
200 gr zucchero (100 gr per l'impasto e 100 gr per la cremina)
3 uova
1 panetto lievito di birra
mezza tazza (abbondante, aggiungo io) di acqua
farina 00 q.b. (la Fènchy va a caso, io ho usato circa 500 gr + 3 bicchieri per capirci)
(facoltativo, però dà un'aria più raffinata: una cucchiaio di zucchero a velo per decorare)
Procedimento:
Sciogliere il lievito di birra in mezza scodella di acqua tiepida con due cucchiaini di zucchero (ma abbondante, aggiungo io, perchè mia nonna ha perfino le tazze in versione magnum...). Impastare con la sola farina (e giù olio di gomito!!) per qualche minuto e lasciare riposare in un luogo caldino per 1 oretta.
In una ciotola unire 100 gr di zucchero e 100 gr di burro a temperatura ambiente e passare con la frusta, poi aggiungere le 3 uova e mescolare ancora bene. Aggiungere questo composto all'impasto stile lievitino di prima e rimpastare il tutto, aggiungendo della farina (Q.B.: qui la Fènchy non si sbottona, gli unici aggettivi che sono riuscita a estrapolarle sono "C'la gà da èsar (che deve essere, n.d.t.) SODA", ma MORBIDA... andateve a fidà! Quando avete raggiunto questo tipo di nirvana godereccio dell'impasto, lasciate riposare ancora minimo 1 altra oretta.
A questo punto dividere l'impasto in 7/8 parti uguali e formare le rose così: stendere delle strisce alte massimo 1 cm, lunghe e non molto larghe e spalmarvici su tutta la lunghezza una "cremina" che avrete preparato con i restanti 100 gr di burro e 100 gr di zucchero, aiutandovi con un coltello (e lì Sì CHE SI RAGIONA... e si apprezza la maestria: anni e anni di stesure di fette di pane e nutella DANNO I LORO FRUTTI, assicuro.. per esperienza personale!) e arrotolatele a mo' di rosa, appunto. Poi trasferitele un pochino distanziate nella teglia che avrete imburrato e infarinato, oppure (per convincersi di risparmiare 3 calorie.. come la sottoscritta, vabbeh...) ricoperto di carta da forno. Io ne ho messe 6 intorno e 2 centrali, ad esempio.
Lasciare riposare ancora un'ora e vedrete che le rose cresceranno e si uniranno tra loro... e cominceranno già a spargere per la casa un profumino briochoso che mi viene il bavino solo al remoto pensiero...
Poi mettere nel forno preriscaldato e cuocere a 150°C per circa un'ora. Però attenti: se vedete che comincia a colorirsi troppo copritela con un po' di carta d'alluminio e lasciate ancora cuocere finchè dorata. Lasciare raffreddare qualche minuto e poi, se vi piace, spolverare con un po' di zucchero a velo...
E BUONA GODURIA ASSICURATA!!

domenica, maggio 27, 2007

Biscottini di una domenica uggiosa

ovvero come
- "ogni scusa è buona per riempire la cucina di dolce e strafogarsi", -
sottotitolo giustissimamente suggerito dall'Apprendistacuochetta

...vista su uggiosità quasi autunnale dalla mia finestra...

che quindi istiga a riaccendere il forno, mi sa per una delle ultime volte, considerando la calura dei giorni scorsi:

A sottofondo Zucchero, "Diamante" (1989), delicatissima e dedicata alla sua nonna, il suo è il primo concerto di cui mi ricordo benissimo di essere stata, devo aver avuto 5 o 6 anni massimo e c'era moltissima gente, non ne avevo mai visto così tanta... deve essere un po' da lì che mi è partito l'amore per la musica, ma forse anche prima, chissà chi lo sa...

BISCOTTINI AL CAFFè

affondati nel

CIOCCOLATO FONDENTE E NOCCIOLE O COCCO:

A me sono venuti circa 60 piccoli biscotti con:

80 gr burro
3 1/3 bicchieri farina 00
3 cucchiaini di caffè solubile, in realtà io ho usato questo biologico un po' alternativo, dal sapore meno forte
3 cucchiai latte
1 cucchiaino di lievito per dolci
50 gr zucchero
30 gr zucchero di canna
2 uova

Per gli “affondi”, goduriosi, manco a dirlo:
cioccolata fondente q.b. (qualche quadratino)
farina di cocco q.b
nocciole tritate a granella molto fine q.b.

Ho preso spunto dal libricino della Gribaudo "Biscotti e pasticcini" di Anne Wilson, ma ho in realtà rivoluzionato un po' tutto, perchè quelli erano biscottini al caffè con glassa al caffè e noci e con tutt'altro risultato, dosi in tazze, che mi stressano un po', e per 30biscottini, ma insomma è d'obbligo citare la "musa" ispiratrice della violenza godereccia.


Con la frusta montare il burro a temperatura ambiente con gli zuccheri per un minutino, poi aggiungere le uova e il latte e mescolare bene. Setacciare farina, lievito e caffè e aggiungerlo impastando fino ad ottenere un impasto compatto (quando l'impasto diventa troppo sodo per lavorarlo con le fruste passare a impastarlo con le vostre manine). Lasciare riposare nel frigo e nel frattempo tritare le nocciole e fondere il cioccolato a bagnomaria. Togliere l'impasto dal frigo, stenderlo sottile e ricavarne le formine che più vi piacciono. Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per una ventina di minuti circa, o comunque finchè saranno dorati. Lasciare intiepidire qualche minuto e, aiutandovi con una forchettina, coprirli per metà con la cioccolata fusa e spolverizzarli con le nocciole tritate o con la farina di cocco (beh, se siete proprio spudoratamente goduriosi IMMERGETE direttamente i biscotti nel cioccolato ...io ad esempio mi sono dovuta impegnare parecchio per non cedere a quella tentazione!).


Buona merenda goduriosa!

Compleanno della tesora, Lau!


Schlauuuuuuuuuuuuuuu!!!
Auguri tesora mia!

Buon compleanno "gemellina" che capisci i miei momenti di degenero,
di devastazione cantereccia già alla mattina alle 7.00 o anche prima, vedi 5 anni di liceo,
nel tentativo, molto ma molto disperato, di svegliarci sulla navetta o sul Circolare,
non sai quanto mi mancano gli schemini animati di ripasso pre-sclero... tra i momenti più esilaranti della mia vita, con tutti i Chakra aperti e respirazioni in stile pre-parto....
Positivismo...beeeeèeello,
decadentismooooooo??! Plumbbbbbbeo..
un po' Pooooopppperiano...

INDUBBIAMENTE (rimembri?)
Li rivogliooo!!!!
Le coccoline!
Abbraccioni comprensivi!
... W messenger, che ultimamente ci permette di recuperare un po' di degenero anche a distanza,
son soddisfazioni!

BUON COMPLEANNO!

Ti voglio proprio benissimissimo...

Uh, clicca sul tubo che c'è una sorpresa per te, non ti ho mai vista ridere così, voglio vedere se ti fa ancora quell'effetto nonostante i 22 ANNI SUONATI!
(e fai anche laboratorio di lingua... saròòòòò brava??! Ah ah...)
Basìn stelìn...
e fin che ghe, n'è dàghene amò!!
Dai, che sei la donnina più stoica che conosca!

P.s. per le altre mie eventuali lettrici/ori:
post ad alto contenuto d'incomprensibilità, mi rendo conto, abbiate pazienza...
è una mini-sorpresa all'altra mia "consorta" spersa nel modenese, che non ho a portata di coccola dal vivo per il suo compleanno!

martedì, maggio 22, 2007

L'Affondo Godurioso a suon di Ciliegie







TORTA AL CACAO E CILIEGIE
300 gr circa di ciliegie (peso già denocciolate)
70 gr zucchero di canna
50 gr zucchero semolato
buccia grattuggiata di un limone
succo di mezzo limone
280 gr farina 00
80 gr burro
15/20 cucchiai di latte
3 uova medie
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci
30 gr cacao amaro magro Zaini
Facoltativo: qualche mandorla per guarnire
Procedimento:
Lavare e togliere il nocciolo alle ciliegie... un lavoro un po' brigoso, ma con un paio di belle canzoni di sottofondo tutto è possibile, e neanche tanto noioso. Preriscaldare il forno a 180°C. Montare bene con la frusta il burro ammorbidito a temperatura ambiente con i due tipi di zucchero un po' alla volta, poi aggiungere i tre tuorli e mescolare ancora per qualche minuto. Aggiungere la farina setacciata con il lievito e mescolare con la frusta, aggiungendo di volta in volta il succo di limone e il latte quando l'impasto diventa troppo difficile da lavorare. Aggiungere la scorza di limone ed il cacao amaro e incorporare. Montare a neve fermissima con un pizzico di sale i tre albumi e incorporarli nell'impasto sempre dall'alto al basso finchè ben amalgamati al tutto.
Ora aggiungere le ciliegie (lasciarne da parte una manciata) e trasferire il composto in una teglia ricoperta di carta da forno. Decorare con la manciata di ciliegie rimaste, così viene l'effetto AFFONDO GODURIOSO, e, se piace, con qualche mandorla e cuocere in forno per 45 minuti circa.
Quando ero a casa, qualche giorno fa, sono stata spesso e volentieri dalla mia nonna Fènchy (Francesca per le non-nipoti) e mi sono dedicata alla vita agreste... e un mezzo pomeriggio l'ho dedicato alla raccolta delle ciliegie, millemila quintali di ciliegie, poi sparse un po' tra parenti, amici e vicini di casa, qualche chilo finito sotto le grinfie di mia mamma, che li ha trasformati in chili di marmellate (e mi ha detto che ha usato un libro che le ho regalato io...una ricetta con ciliegie, scorzette di limone e cannella, mi pare d'aver capito! Vuoi vedere che sarà qualche raccolta di Sale&Pepe?!)...
E un sacchettino bello bello nel mio trolley,
prontamente sparso stavolta tra coinquiline illuminate d'immenso e scandalizzate dai ben
12.90 EURI al Kg
che costano alla Conad (e son pure parecchio più brutte!),
e questa torta lo scorso week-end:
creata pensando di fare dei muffin AFFONDANTEMENTE-GODURIOSI onorando lo stile Ietti!!
Poi però avendo la muffiniera a "6 posti" non avevo voglia di fare plurime sfornate causa calura e abbondanza di coinquiline da "sfamare"... come al solito ho optato per la soluzione magnum:
la torta unica.
Molto buona da colazione, ma soprattutto per una pausa caffè.
Oggi andiamo di miti,
di canzoni preferite dai tempi in cui avevo tutte le cassette,
so bene a chi dedicarla molto spassionatamente,
Queen, "Let me live" (pubblicata nel 1995, registrata nel 1983)

lunedì, maggio 21, 2007

"Il mondo è bello perché è vario", mai frase fatta fu più azzeccata: LinguaMadre




LinguaMadre:
"Le parole, la storia, gli incontri che stanno cambiando le culture del mondo"

Siena, 16-17-18 Maggio 2007,
in collaborazione con la Fiera del Libro di Torino

sottotitolo
come unire le cose che amo più al mondo: Letteratura, lingue, musica, teatro e cucina (quella perà solo nel libro della Truong...)
Ovvero, come la scorsa settimana per tre giorni ho toccato casa solo per dormire, o quasi...
Tre giorni SPETTACOLARI!
Mercoledì 16 maggio
ore 10,30 – Aula magna – Scuola Superiore S. Chiara
Incontro con la scrittrice Tsitsi Dangarembga, autrice di “La nuova me” (Edizioni Gorée)
ore 11,30 – Aula magna – Scuola Superiore S. Chiara,
Incontro con la scrittrice Wei Wei, autrice de “La ragazza che leggeva il francese” (Edizioni e/o)

ore 16,00 – Palazzo Squarcialupi, Piazza del Duomo, Il libro del sale Monique Troung – Vietnam/Stati Uniti, (Giunti editore), Letture in collaborazione con TeatrO2ore

18,00 – Cortile del Podestà, Piazza del Campo, L’epopea dei chicanos, Sandra Cisneros – Stati Uniti (La Nuova Frontiera)Letture in collaborazione con TeatrO2ore

21,00 – Piazza del Mercato, L’ambigua follia di Mr. Black, Chris Abani – Nigeria/Stati Uniti, (Fanucci editore), Performance e letture in collaborazione con TeatrO2


Giovedì 17 maggio

ore 10,30 – Aula magna – Scuola Superiore S. Chiara, Via di Valdimontone, Incontro con la scrittrice Sandra Cisneros, autrice di “La casa di Mango Street” (La Nuova Frontiera)

ore 11,30 – Aula magna – Scuola Superiore S. Chiara, Via di Valdimontone, Incontro con la scrittrice Monique Troung, autrice de “Il libro del sale” (Giunti Editore)

ore 16,00 – Magazzini del Sale, Palazzo Pubblico, Piazza del Campo, Voci femminili dall’Africa, Tsitsi Dangarembga – Zimbawe, e Sindiwe Magona – Sud Africa (Edizioni Gorée) Letture in collaborazione con TeatrO2Nel corso della presentazione: musiche di Gabin Dabiré

ore 18,00 – Cortile del Podestà, Piazza del Campo, 1La ragazza che leggeva il francese, Wei Wei – Cina (Giunti editore)Letture in collaborazione con TeatrO2

ore 20,00 – Orto de’ Pecci – La Proposta, Via di Porta Giustizia, Serata all’Orto de’ Pecci Letture, musica e danza Confinispettacolo di danza della compagnia Motus danza

Venerdì 18 maggiore

ore 10,30 – Aula magna – Scuola Superiore S. Chiara, Via di Valdimontone, Incontro con lo scrittore Chris Abani, autore de “L’ambigua follia di Mr. Black” (Fanucci editore)

ore 11,30 – Aula magna – Scuola Superiore S. Chiara, Via di Valdimontone, Incontro con lo scrittore Witi Ihimaera, autore di “La balena e la bambina” (Sperling & Kupfer)

ore 16,00 – Centro Arte Contemporanea Palazzo delle Papesse, Via di Città, 126Kare Kare Zvako di Tsitsi Dangarembga – Zimbabwe (Edizioni Gorée), Proiezione del documentario vincitore come migliore cortometraggio del Festival del Cinema Africano 2005, Milano.

ore 17,30 – Centro Arte Contemporanea Palazzo delle Papesse, Via di Città, 126La balena e la bambina, Witi Ihimaera – Nuova Zelanda (Sperling & Kupfer editore)Letture in collaborazione con TeatrO2Seguirà la proiezione del film La ragazza delle balene tratto dal libro di Witi Ihimaerao

21,00 – Piazza del Mercato , "Ciliegia rossa su piastrelle bianche" Performance della poetessa con accompagnamento musicale, Maram al-Masri – Siria
Ogni scrittore leggeva le pagine più belle dei propri romanzi/poesie in questione in linguaMadre, e SONO STATI BRAVISSIMI/E, DEI VERI PERFORMER, quasi più attori degli attori stessi, che subito dopo recitavano quelle parti tradotte in italiano...
E allora vi voglio scrivere un brevissimo racconto tratto da "La casa di Mango Street",
di Sandra Cisneros,
che donna!!!
Che mi ha fatto una dedica troppo bella, dopo essersi fermata a parlare con me per 10 minuti buoni (ho aspettato che se ne andassero via tutti e poi l'ho "braccata", quando ce vò...
la A-D-O-R-O!
(Ma pure lei la devo aver stressato q.b. perchè la sera stessa mi becca ad un altro incontro la mia professoressa di letteratura angloamericana e mi fa "Alice, ero a cena con la Cisneros e con la Truong, mi hanno detto che hanno parlato con una ragazza riccia e che le piacerebbe fare la tesi su entrambe e che gliela devo lasciar fare, sbaglio????!" No...non sbaglia, ero IO e a tempo debito me la DEVE lasciar fare.. Ih ih ih... Son soddisfazioni quando sono gli autori stessi che intercedono coi prof. per te!
;-)))))) )
ediz. La Nuova Frontiera, 2007,
Sandra Cisneros
(in italiano l'ha letta benissimo un bambino ed è stato veramente molto toccante.
E poi la CUCINA centra in qualche modo anche qui..)
"CAPELLI"
"Nella nostra famiglia abbiamo tutti i capelli diversi.
Quelli di Papà sembrano una spazzola, tutti dritti per aria.
Quanto a me, i miei capelli sono pigri. Non obbediscono mai né a fermagli né a nastri. Quelli di Carlos sono fitti e lisci. Non ha neanche bisogno di pettinarseli. I capelli di Nenny sono scivolosi - ti sfuggono di mano. E Kiki, che è il più piccolo, ha capelli che sembrano una pelliccia.
Ma i capelli di mia madre, ah, i capelli di mia madre sembrano coccardine, caramelle con il buco, ricciolosi e carini perchè li ha tenuti nei bigodini tutto il giorno, dolci da odorare quando stai in braccio a lei e ti senti al sicuro, odorano di quel bel profumo caldo del pane da infornare, di quel buon profumo di quando ti fa spazio nel suo letto e dalla sua parte le lenzuola sono ancora calde della sua pelle e ti riaddormenti accanto a lei, mentre fuori cade la pioggia e Papà se la russa. Il russare, la pioggia e i capelli della Mamma che profumano come il pane."

venerdì, maggio 18, 2007

Salame dolce alle nocciole e caffè


Sono tornata pochi minuti fa da un reading di una poetessa Siriana,
accompagnata tra una strofa e l'altra da un musicista che suonava dal vivo.
Affascinantissime.
Sia lei, una donna veramente bellissima,
la sua lingua,
che le sue poesie d'amore [cantato e tradito],
che la musica che creava un'atmosfera molto intensa e "sognante"...
E allora per oggi un classico in tema,
Cheb Khaled, Rachid Taha e Faudel dal vivo,
"Ya rayah"



Per onor di cronaca allego prove fisiche dell'unica fetta che ho fatto in tempo a vedere
(nonchè mangiare, chevvelodicoaffà)
del salame dolce a cui vi accennavo un paio di post fa, fatto al volo poco prima di tornare a casa per qualche giorno, che mi sono pappata quando ancora non era del tutto convinto di essersi solidificato...

ma secondo me è buono sempre e comunque,
in tutte le vesti possibili e immaginabili...
ultimamente invento ed improvviso spesso:
risultato assicurato, con anche la soddisfazione del minimo sforzo e (quasi) massimo risultato,
poi è un dolce da freezer, che quindi ti aspetta bello bello (e buono) ed è sempre pronto a sopperire alle carenze d'affetto improvvise,
una coccola cioccolatosa che dà decisamente le sue soddisfazioni, insomma,
non serve della gran maestria per farlo, ok... e allora????!?
Secondo me tanto di guadagnato!
Il mio dolce riparatore preferito, quello da fare quando non si hanno troppi ingredienti in dispensa, o manca il tempo per dedicarsi alla creazione di delizie più complicate, in pochi minuti si risolve il problema ed il resto lo fa l'amico freezer!
Questo è talmente un must e io lo faccio o vedo fare da talmente tanto tempo che sinceramente raggiungo credo qui il picco dell'improvvisazione e della fantasia, quindi non vi metto le dosi semplicemente perchè non le so ...
si va a occhio!!
Sul web e sui blog poi mi sa appaiono tutte le varianti di famiglia possibili ed immaginabili, c'è solo da sbizzarrirsi!
In questo caso ad esempio volevo creare un effetto vagamente nutelloso quindi ho utilizzato zucchero di canna e ho aggiunto qualche nocciola tritata grossolanamente e, al posto del liquore, ho aggiunto un pochino di caffè forte ristretto.
Risultato : Bòno!

martedì, maggio 15, 2007

Oggi, parlo S'VÖØoNÊŞĔ

Oggi il mio umore è, se possibile, più schizzofrenico del solito...
Mah, sarà il tempo in perenne forse, un attimo sole e 40 gradi, un attimo dopo vento siberiano e cielo con grigiume da apocalisse, vatte a fidà!
Insomma in un pomeriggio un tantino indolentemente apatico, (perchè sì, oggi sono anche più neologa del solito, che è tutto dire... oh Jesus) passato a concentrarmi in percentuale parecchio vicina allo zero assoluto, la mia mente urgeva comicità e allora giù di youtube e Colorado Cafè, che in realtà in tv ho visto pochissimo, ma mi è venuto in mente un tizio che mi aveva fatto schiantare...
e allora oggi,
addirittura,
da brava linguista,
uuUUuuuuuuuuuuuaaaaaAAAAAAAAAaaaAoooooAOOOOO:
Sì ... Io parlo S'VÖØoNÊŞĔ :
(questo pomeriggio l'ho passato un po' anch'io a vivere "in piazza dei ca**i suoi"...miei)




Ben, quest'uomo, chiamantesi Enrique Balbontin, mi è mica un avvocato penalista nella realtà????! Sempre detto io che studiare fa male...
Scusate, ma vi dovevo troppo rendere partecipi, mi è partita la vena, e con quelle dell'acqua gassata e del Congo ho riso per un quarto d'ora...
Son di fuori (e le coinqui aggiungerebbero, non dubito, "come due culi brasiliani"..).
Anzi, mi sa che inaugurerò una rubrica comica a suon di youtube da qui in avanti, ogni tanto, per rendervi partecipi dei miei quarti d'ora di benamate [nonchè necessarissime] minchiate pressochè quotidiane.
Che ne dite?
Se po fà!

lunedì, maggio 14, 2007

Quando la Ietti rimbalza, la Vanigliozza risponde

Sono tornata... sbircio i miei blogghini preferiti e che mi becco? La Ietti che mi rimbalza un invito al mio primo meme (se si esclude quello culinario dei Muffin della Canny, dei miei esordi.. ma a quello mi ero auro-invitata!)...
Di mio difficilmente rispondo a siffatte inquisizioni, però a quelle che arrivano a svagonate per mail... ma se lo chiede la Ietti, la Vanigliozza, ligia al dovere, risponde subito!!
Magari se devo rimbalzare a mia volta, rimbalzerei sulla benamata Fudgy... però solo se vuole/ha tempo, immersa com'è fino al collo nella tesi, santa povera donna! Insomma senza impegno tesora, non te sta a preoccupà!
Grazie Ietti stèla di avermi invitato al mio primo Meme non strettamente culinario... ma poi, dai che si sa, quando ci siam di mezzo no'artre golosastre il cibo centra un po' sempre e comunque ... ;-) !

SONO: la Ali, che se persone che mi conoscono da più di un quarto d’ora mi chiamano col nome intero ALICE mi inquieto q.b. ..o sarò strana, ma mi fa molto formale-distaccato.. vabbeh, non mi dilungo sulle mie teorie… ognuno c’ha le sue benedette fisse! Ih ih ih

TENDENZIALMENTE SEMBRO: ah.. senza conoscermi mi sa un una Maledetta R**********i ecco.. ma è perché se con gente che non conosco sto “un pochino” sulle mie, di base non sono per niente estroversa, almeno al primo impatto… ma poi se parto e mi “sbottono”, metaforicamente scanso il lemon curd che c’è in me, così definito GIUSTAPPUNTO dalla Ietti, allora parte il mio lato gianduioso nonché nutelloso e lì si ragiona!

FREQUENTO: eh Ietti tesòr, quanto son d’accordo non puoi capire.. (URGE grande sfogo a riguardo! Msn?!), sì, diciamo l’università, più o meno, ma che appunto “tale non è”. So’ dettagli. Invece di positivo sicuramente gli Amici-che quelli-e con la A maiuscolissima, perché come più o meno in tutto sono per i pochi ma buoni, il-tanti-ma-poco non fa troppo per me di solito, carattere forse da migliorare parecchio, lavori-in-corso va..

EVITO: di proferir sillaba se sono un pochino smaronatina di partenza, perché prenderebbe il sopravvento la cucchiaiata di lemon curd, appunto, e poi chi s’è visto s’è visto… e non mi garba, nettamente meglio il quieto vivere

AMO: l’acqua frizzantina freddissima quando fa troppo caldo, il cioccolato, la MUSICA, e Ginger il mio gattone obeso che si fa coccolare quando c’è Grossa Grisi (Guzzanti docet, forever), gli abbraccioni della mia cuginina ‘sgraziata.

ODIO: camera mia quando ospita i pinguini d’inverno, afa della Padania quando si impegna [decisamente troppo spesso], il melone, la puzza di fumo

ADORO: cuffie e musica 24ore al giorno, nonché viaggioni correlati… la torta delle rose della mia nonna Fènchy

DETESTO: avere le mani sporche, il vento contro, soprattutto se sono trolley-munita/fermaglio smunita (criniera leonina indomabile)…. Uhhhh, la polvere del caffè sparsa nel lavandino quando devo lavare i piatti, POTREI FARE DELLE STRAGI (Fraaaaaa????????!?!!!), altra fissa.. che per forza maggiore sto superando, ma mi istiga alla violenza notevolmente! L’assenza di raccolta differenziata che regna sovrana, non menzioniamo la gente che butta le cose dal finestrino che parte l’invettiva ambientale assicurata! [devastata dall’infanzia in avanti da Quark ed affini forse??! Ma anche sì ]

RICORDO: purtroppo qualsiasi scemenza (frase preferita della mia migliore amica quando tiro fuori robe assurde vecchissime: “Quanti files sciupati!”, però dai secondo me a volte ricordo anche cose utili.. ) ma mai numeri di telefono o date storiche, rimuovo in un nanosecondo, assicurato!

RIMUOVO: i nomi degli attori, per quelli proprio non c’è verso, bisogna andare a naso, o per associazioni di idee, filmografie varie od eventuali…

RESTO INDIFFERENTE A: formula uno e calcio [se non si tratta di mondiali, lì il patriottismo mi assale q.b.], non li reggo proprio, più che altro mi annoio allucinantemente.

MI INNERVOSISCE: quando mi ridicono la stessa cosa/storia per l’ottantesima volta.. (Manuuuuuuuu????!).. è sempre colpa della memoria per le minchiate mi sa.

MI RILASSA: la musica di tutti i tipi, cucinare, partire con i viaggioni mentali, che ne son altamente maestra, FIN troppo

CHIEDO: “love, love, love” (a Verdo', te penzo sempre)…da buona inguaribile romantica [incompresa]

OFFRO: il dottor Hyde-Jeckill che abita in me appunto, sicuramente lunaticheggiante, con picchi lemoncurd-onici e melense simil-diabetiche, ma c’aggia fa… poi ho pure la scusa del segno, sarò insultata da una vita e da tutti quando intuiscono che sono Gemelli per qualcosa???! Ma doppiogiochista non esiste, sorry!

MI DEPRIMO: quando come al solito comincio mille cose in una volta e poi ne perdo per strada dei pezzi… sono uno strano ibrido di perfezionista-nasometricista, vorrei fare tutto e bene, ma inevitabilmente non se puede…

MI VESTO: parecchio casual, spesso troppo “scazzo” mi assale e regna indiscusso ...

MI SPOGLIO: o rimango da mattina a sera in pigiama o mi cambio 40 volte, aut aut anche lì.

MI ELETTRIZZA: una canzone nuova, ma anche solo due note

MI DEMORALIZZA: l’ignoranza e la prepotenza grassa, quella non-umile che non ammettono alternative . Va ben, sto pensando a persone in realtà. Il razzismo ingiustificato-per partito preso= c'est-à-dire ignoranza n'artra volta, di ogni sorta (sempre correlato, tra l'altro).

MI PIACEREBBE: essere decisamente meno cervellotica e più.. come di’…”lanciata”, viaggiare ovunque, ma intendo vedere il PIANETA proprio, non so dove non vorrei andare, impossessarmi del corpo della Colò in parole povere, realizzare anche solo un centesimo dei sogni, che abbondano, va beh, trovare il MIO Ciocco&Lato, leggasi “homo” [sapiens], a questo punto. Ma paziento e aspetto.
[e sogno].

domenica, maggio 06, 2007

Travis, "Closer", dal nuovo album

P.s. d'aggiornamento non previsto:
devo tornare per qualche giorno a casa, quindi ci risentiamo al ritorno!!

Beh, però oggi pranzetto niente male con orecchiette e gnocchetti sardi (più o meno) con sughetto, che abbiamo fatto a mano mentre ci guardavamo un film al pc...
Ma non ne restano prove fotografiche
(però erano buone!!),
poi ho fatto un salame dolce con un po' di nocciole, ma quello soggiorna ancora in freezer (l'abbiamo assaggiato anche se non era del tutto congelato, perchè non si poteva resistere...
;-)) ),
quello spero sopravviverà abbastanza da lasciarne tracce visive,
ma per ora vi voglio spiaccicare qui un video molto carino,
che si intravede in giro già da un po'... a me piace troppo,
uh, c'è anche Ben Stiller,
rimangono uno dei miei gruppi preferiti in assoluto,
i
il primo singolo, "Closer", dal nuovo album uscito un paio di giorni fa,
(l'ultimo album di inediti era del 2003... evvai!!)


[...]
Keep waking up
Without you here
Another day
Another year
I seek the truth
We set apart
Thinking of A second chance
And when I see you then I know it will be next to me
And when I need you I know you will be there with me
I'll never leave you
Just need to get closer, closer
Lean on me now Lean on me now
Closer, closer
Lean on me now Lean on me now Lean on me now ...

mercoledì, maggio 02, 2007

Torta al cocco e marmellata d'arancia








Che fare quando in casa manca il latte...
e in frigo staziona una marmellata d'arance che devi finire, ma non hai voglia della fetta biscottata a colazione ...
ma la mattina seguente si sogna quantomeno di avere una torta da sbaffarsi?
Si sperimenta una torta in versione "all'acqua", che,
a giudicarsi dalla terza foto,
che ritrae quello che ho trovato superstite stamattina quando sono andata in cucina per fotografarne una fetta, direi ha passato egregiamente la prova "cavie", che se la son sbaffata, ma degnandosi di lasciarmene una fettina...;-)))!
Esperimento da colazione nettamente da ripetersi, soooooofficissima!...
Son le soddisfazioni da mamma chioccia!

Ingredienti:
150 gr farina di cocco
4 cucchiai di marmellata di arance
10 cucchiai di olio di semi di girasole
13 cucchiai di acqua
200 gr farina 00
100 gr zucchero
50 gr zucchero di canna
3 uova
1 pizzico di sale
1 bustina lievito
1 punta di cucchiaino di bicarbonato
Facoltativo: granella di zucchero per guarnire

Montare i tuorli con lo zucchero semolato e lo zucchero di canna per qualche minuto, aggiungere poi pian piano la farina 00 setacciata e la farina di cocco, l’olio di semi, la marmellata d’arance e l’acqua.
Aggiungere poi il lievito e il pizzico di bicarbonato di sodio setacciati.
A questo punto montare a neve fermissima i 3 albumi, con un pizzico di sale e aggiungere all’impasto, girando sempre nello stesso senso, dall’alto al basso… Insomma SO che queste cose le sapete meglio di me, chevvvelodicoafffà!
Infornare in forno preriscaldato a 170 °C per 40-50 minuti.
(Ps: L'impasto è di partenza molto chiaro, ma imbrunisce parecchio... niente panico: lasciare cuocere, al massimo abbassando un pochino la temperatura, perchè il cocco tende a mantenere altrimenti la torta troppo umida. E anche a cadere, l'infamona, come un pochino ha fatto pure a me...
;-P)
Guarnire se vi va con un po' di granella di zucchero.
Oggi (e ieri) urgesi decisamente positività, che il tempo non mi sconfinferla...
Ed ecco tutte le mie contraddizioni riassunte e musicate...

Alanis Morissette, "Hand in my pocket" (1995)

I'm broke but I'm happy,
I'm poor but I'm kind, I'm short but I'm healthy, yeah
I'm high but I'm grounded, I'm sane but I'm overwhelmed,
I'm lost but I'm hopeful, baby
What it all comes down to
Is that everything's gonna be fine fine fine
I've got one hand in my pocket And the other one is giving a high five
I feel drunk but I'm sober,
I'm young and I'm underpaid,
I'm tired but I'm working, yeah,
I care but I'm restless,
I'm here but I'm really gone,
I'm wrong and I'm sorry baby
[...]
I'm free but I'm focused
I'm green but I'm wise
I'm hard but I'm friendly baby
I'm sad but I'm laughing
I'm brave but I'm chickenshit
I'm sick but I'm pretty, baby...