venerdì, giugno 29, 2007

Quinoa a mo' di risotto: con zafferano, zucchine e pomodori


Forse non tutti la conoscono, quindi partiamo con le delucidazioni del caso.
Dicesi QUINOA una pianta che è l'alimento base delle popolazioni andine, su cui se ne avete voglia potete sapere qualcosa di più tecnico qui, sulla cara wikipedina.
Ma anche qui, direttamente sul sito dell'Altromercato, dove c'è giusto giusto quella che ho utilizzato io, la trovate appunto in qualsiasi negozietto equosolidale ben fornito.
Io l'avevo sentita nominare parecchie volte, mi sono comprata a metà prezzo anche un libro veramente bellissimo di cucina equosolidale per il mio compleanno e anche lì mi sono fatta una certa cultura a riguardo... ricettine favolose sia dolci che salate con la quinoa davvero belle, però l'altro giorno volevo provarla ed avevo giusto la pausa pranzo di tempo quindi mi son detta che avrei fatto la longobardica fino in fondo e mischiato un alimento teoricamente sudamericano con una preparazione un tantino meno etnicheggiante, ma sicuramente buona perchè pluripluritestata.
Stavolta per sottofondo ci mettiamo la mia canzone preferita dell'album di James Morrison "Undiscovered", che mi piace proprio tutto, ma questa per me è particolarmente bella nella sua "tristarellezza",
"The pieces don't fit anymore" (2006)

Il risultato è stato una quinoa in perfetto stile risotto, con zafferano, zucchine e pomodori...

Ingredienti: (x 2 persone)

circa 150 gr di Quinoa Real
1 scalogno
sale fino q.b.
(io salo sempre molto poco, poi qui già c'è il condimento che insaporisce molto)
1 cucchiaio di olio per il soffrittino iniziale e 1 da mettere a crudo a cottura ultimata
1 bustina di zafferano
2 piccole zucchine
2 pomodori insalatari (perchè quelli c'erano in frigo, se avete i ciliegini tanto meglio!)
acqua q.b. (considerate che "beve" molto, quindi pentolino di acqua sul fornello alla mano)
un pochino di timo

Procedimento:
Esattamente quello del risotto.
Con l'accortezza di sciacquare bene sotto acqua corrente la quinoa prima di cuocerla, perchè contiente una sostanza detta saponina, che ha un sapore amaro, ma basta passarla appunto sotto l'acqua, magari aiutandosi con un colino o comunque qualcosa con le maglie molto piccole (perchè, almeno il mio, scolapasta ha i buchi troppo grandi) ed il gioco è fatto.
Tagliare lo scalogno e far soffriggere in una padella con un cucchiaio di olio finchè leggermente appassito, poi far cuocere per qualche minuto le zucchine tagliate a cubetti molto piccoli (se si attaccano o se non avete tempo di stare nei paraggi a girare continuamente aggiungete poca acqua).
Dopo un paio di minuti aggiungere la quinoa sciacquata e tostare per un minuto.
Poi coprire con un po' d'acqua calda (teoricamente per 70 gr di quinoa vanno 150 ml di acqua, ma io sono andata a occhio.. e secondo me se ne è "bevuta" di più) e salare q.b. (ripeto, secondo me poco, perchè già il condimento è saporito).
Aggiungere la bustina di zafferano e fare amalgamare velocemente.
Fare cuocere per 10 minuti, girando ogni tanto con un cucchiaio di legno, e poi aggiungere i pomodori tagliati grossolanamente a pezzettini e un pochino di timo e lasciare cuocere ancora 2 o 3 minuti, o comunque finchè i grani di quinoa si aprono e tutta l'acqua di cottura è stata assorbita. E poi gnamme!


LA DONNA CARCIOFO.

Capello corto, energica, pugnace, senza fronzoli, temprata dalle bufere della vita, sembra fatta solo di gomiti.
Reginetta dello stile minimal,
princi­pessa del tailleur e del décolleté tacco basso,
richiede ac­canto a sé un uomo temerario e paziente.
Che non abbia paura di pungersi.
Se spogliata della sua ispida corazza
mostra un cuore di femmina tenero e affettuoso.
Non chiedetele di depilarsi.
La sua intimità è irsuta e selvag­gia.
Cruda lascia l'amaro in bocca,
allappa i cuori degli amanti,
ma cotta al lento fuoco della passione,
con un po' d'aglio e soprattutto a testa in giù,
diventa morbida co­me burro.
Le carciofe romane sono le migliori.


Tratto da : Luciana Littizzetto, "La Principessa sul pisello", Mondadori, Milano, 2002

Su, su, tutti dalla Ietti!

Di corsa,
dai,
su,
pigroni e pigrone della blogsfera,
rimbalzate
a fare gli auguroooooni alla Gaietta!

Ietti, ti dedico un paio di videozzi...
ed una poesia che mi piace molto.
Così ti ritempri un po' lo spirito...
e ti fai un paio di risate INDI un pochino di sana ginnastica passiva, addominaliiii!
Così smaltisci già le goloserie che ti papperai oggi
(..perchè, dai, che ti prepari??!)

AUGUUUUURI TESORA,

buon compleanno!

Intanto Lui (Paolo Migone) e Lei (Geppi Cucciari)...

siam o non siam delle ladys?!

Accontentiam tutti!

;-)))




Beh... e poi...


e ricordati che...
"L'IMPORTANTE è SEMINARE"
Semina semina:
l'importante è seminare
-poco, molto, tutto-
il grano della speranza.
Semina il tuo sorriso
perché splenda intorno a te.
Semina le tue energie
per affrontare
le battaglie della vita.
Semina il tuo coraggio
per risollevare quello altrui.
Semina il tuo entusiasmo,
la tua fede,
il tuo amore.
Semina le più piccole cose,
i nonnulla.
Semina e abbi fiducia:
ogni chicco arricchirà
un piccolo angolo della terra.

- Vittorio Francione -

mercoledì, giugno 27, 2007

Dicevamo?!... ah, del Tiramisù triplo

Mi ero scordata di mettere fotine comprovanti l'allegra "brigata coinqui", mica tutte ma insomma le meglio, che si concede 'na bella gitarella domenicale alle terme giusto quel tanto per rosolarsi da brave pirlotte e squamarsi per benino.
Con facce rinco in treno da poche ore di sonno prima, con facce rintro da troppe ore di sole e zolfo poi...
ORDUNQUE dicevamo...
Che ve stavo a racconta' del tiramisù triplo.
Che poi è un tiramisù canonico... però triplamente slurposo, perchè quando ce vò ce vò
[ecco, magari spesso].

La
canzoncina di sottofondo oggi facciamo che sia degli
U2,
amatissimi dall'infanzia in poi,
"Where the streets have no name" (1987),
troppo bella e con un inizio da urlo...


TIRAMISù AL TRIPLO CIOCCOLATO
75 gr cioccolato bianco
75 gr cioccolato gianduia
75 gr cioccolato al latte con nocciole a granella
3 uova (3 tuorli + 3 albumi)
1 pizzico di sale
5 cucchiai di zucchero semolato
500 gr mascarpone (EH!?Lo so.. era un compleanno!!SshhHh!)
1 confezione da 400 gr di savoiardi
(io sono e rimango della scuola di pensiero dei Pavesini,
ma cosa deve fare una per delle coinqui??! ;-P )
3 tazzine di caffè ristretto
latte q.b
un paio di cucchiaini di cacao amaro
Procedimento:
Dai che son brava e lo riporto per onor di cronaca, però lo so che un tiramisù lo sapete fare meglio di me, brave cuochette e bravi cuochetti miei.
Montare i 3 tuorli d'uovo con i cucchiai di zucchero (c'è già "parecchio" cioccolato, quindi si può quasi quasi evitare, o comunque non abbondare troppo), poi aggiungere il mascarpone e mixare ancora finchè ne risulta una crema omogenea. Aggiungere 3 o 4 cucchiai di caffè e mescolare ancora. Tritare non troppo finemente i cioccolati (perchè, ovviamente, visto che son parecchio prevedibile, a me piace il "crocco" del cioccolato in bocca, ma se si preferisce si può tritare di più!) e aggiungerne alla crema circa 2/3 (si va a occhio.. a me piace anche un bel strato in perfetto stile "tempestato di diamanti" sopra, con poco cacao, ma regolatevi di conseguenza se preferite la superficie più cacaosa e meno cioccolatosa. Per ultima cosa amalgamare bene i 3 albumi montati a neve fermissimissima con un pizzico di sale.
Ora comporre il tutto partendo da uno strato di savoiardi imbevuti velocemente nel caffè e in un po' di latte (q.b.), poi un po' di crema e così via fino ad esaurimento della crema.
Con queste dosi a me è venuta una teglia media (che si vede nelle foto nel post precedente, se può essere d'aiuto), un'altra piccola teglia e un piatto (che si vede anche lui nella foto) fatto sul momento per essere azzannato altrettanto all'istante da coinqui ansiose e non in grado di aspettare quel tempo necessario al raffreddamento... ( ;-*).
Sopra cospargere con poco cacao amaro in polvere e SOPRATTUTTO, lì viene il bello (ma anche buono) con il resto dei 3 tipi di cioccolato supergoduriosamente slurposoooooo!
Mettere in frigo e lasciare raffreddare per un pochino di tempo, insomma finchè resistete alla tentazione dell'azzanno!

Un attimo che è il caso che vada a magnarmi un quadratino che il solo vago ricordo mi ha fatto venire un mancamento...
Uhm, sì, torniamo a fare le personcine "serie", ricomponiamoci, che è meglio. [Con PuffoQuattrocchiesca enfasi...]
Oggi si va di patata, perchè io si sappia son mezza carota e mezza patata, sia nella veste un po' pirla che in quella un po' tenace. [Però, già Danielito (Silvestri), magister vitae, disse "Aò, so' testarrrrdo, ma mica so' cojoneee", ecco, chi vuole intendere...]

LA DONNA PATATA.

La donna patata è un po' pirla.
Dicia­mocelo.
Sarà che ha la pelle sottile
e ci vuole un niente a ferirla.
Se si innamora è fritta.
O bollita.
Dipende dai mo­menti.
È una fuoriclasse in materia di cotte.
Può levarsi la pelle,
per amore.
Quando si incapriccia di un maschio si abbandona ciecamente tra le sue braccia,
si sottomette,
diventa arrendevole
ed è in grado di farsi schiacciare fi­no a ridursi a purea.
Le donne patata americana sono le più resistenti. Le puoi ferire,
disprezzare,
abbandonare.
Ma loro son tenaci.
Con un po' di luce e un po' d'acqua
sono in grado di germogliare per tutta la vita.

Tratto da : Luciana Littizzetto, "La Principessa sul pisello", Mondadori, Milano, 2002

domenica, giugno 24, 2007

[Svariati] giorni di ordinaria follia... e un tiramisù ai 3 cioccolati

... siccome che una li compie solo una volta 22 anni
[eh, un po' come tutti gli altri.. e allora??! Lasciate che mi arrampichi per benino sullo specchio e trovi le mie scuse, ohhh],
mi sono fatta un tiramisù di quelli seri,
con 3 dei miei cioccolati preferiti... dite che ho esagerato??
Ma va là...
Mica vero...
[Nell'ordine partendo dall'alto:
- 1) botta di vita altamente consigliata in caso di improvvisi cali ipoglicemici
- 2) bigliettino d'auguri disegnato in uno dei tanti momenti di art-attack da una coinqui, Ema, che ritrae la Vanigliozza esattamente qual è...foto comprovante, sfocata, a lato: perennemente con cuffie e musica, capello che vive di vita propria e pronta al ringhio facile quando una delle coinqui attenta alla vita di una torta mentre è in rilassamento da creazione... devo dare ELLA il via all'azzannata
collettiva!
- 3) la Vanigliozza con faccia da ebete che esprime il desiderio e soffia le candeline
(certo che le fotoreporter con una faccia un po' meno da 'mbecille me la potevano fà...)
- 4) la Vanigliozza in assoluta estasi da BOTTINO vero e proprio di regali... Love, love, love!!]
Questo per riassumere, con un po' di ritardo, i festaggiamenti del caso... cominciati addirittura con un paio di giorni di anticipo, domenica scorsa (17) con una bella levataccia a 5.50 a.m. per farsi una bella sfacchinata verso la stazione e prendere il treno della speranza verso le terme, queste fantastiche terme... per ustionarsi a puntino.
Poi subito la mattina dopo (18), ancora mezza stordita e in perfetto colore aragosta, rispondere al citofono che ti dice che devi farti le tue rampe di scale in pigiama e firmare per un pacco per te...
PER MEEEE??!?
Però c'è scritto che non posso aprirlo prima del 19...
Uff...che faticacce che ti toccan nella vita...
Risolvo di aprire il tutto alle 00.01.
Poi mica è finita qui:
alle 00.00.22SECONDI del 19, giorno X, ragazzi, SECONDI, la
Cuochetta adorata
già mi fa gli auguri e mi dice di passare da lei che c'è qualcosa anche lì per me...
ma per meeee!!?!??
E mi dà anche il beneplacito di aprire il pacchettino
(ovviamente io eseguo, con tanto di lacrimino per la congiunzione di emozioni:
post, regali, bigliettini, sms... Ussignùr quanti emusiùùùn!).
E ancora alla mattina dopo ci risiamo: le coinquiline che vengono in cucina appena rincaso e mi dicono "ah, ma allora ci sei... vai in camera tua...vai vai..."... va beh, vado..
ancora qualcosa PER MEEE??!?
Localizzo un bustone ciccio giallo sul mio letto...
AH Sì???!
Ma nooooooooo...
Morale: due pacchettini uno più ciccio dell'altro nel giro di due giorni: e pensare che io non gliel'avevo detto il giorno del mio compleanno alle due pulzelle in questione... (va beh, però quando c'è di mezzo una zerozerosetta come la Cuochè non c'è mai da annoiarsi!) ...
Il primo dalla mammina Damigellina d'onore... contenente la borsetta verde che si vede nella foto ed un bigliettino bellissimooooo! L'altro da monna Cuochè con una letterina di Anne Geddes troppo forte, un cd FE-NO-ME-NA-LE fatto da lei, che non si è ancora staccato dal mio hi-fi e difficilmente lo farà, due libricini Gribaudini amatissimi di Anne Wilson, uno sui brownies ed uno su idee golose da regalare, fantastici e ADDIRITTURA il primo grembiule serio della mia vita: professionalissimo della Zucchi, che si intravede come tutti gli altri regali nella foto...
GRAZIEEEEEEEEE ancora tesore,
ve l'ho già detto tante volte ma mica è abbastanza,
mi avete fatto delle sorprese davvero bellissimeeee...
che mi hanno commosso davvero tanto!
Siete troppo dolci e simpaticheee!
Poi alla sera parecchio tarda abbiamo, io e buona parte delle coinqui, pappato il suddetto tiramisù e ancora regaliiiii...
ah ma allora è un vizioooo!!
In tema, chevvelodicoaffà,
squisitamente goduriosissimo...
ovvero: uno stampo per ciambella che sapevano che mi mancava qui (perchè si sentivano palesemente in colpa per avermi fatto usare il pentolino come buco da ciambella da colazione qualche giorno fa...) e un libro di ricette di tanti chef con cosa???
L'avevo elogiato verso Natale perchè l'avevo addocchiato in giro e la Fra, ingegnera quale è, quando ci si mette, se l'è ricordato a distanza di mesi e è andata a recuperarloooo...
super-looooove!
Che coinquiline efficienti che mi ritrovo!! ;-)))
[Ma che vi credete: è un regalo interessatissimo... hanno avuto la decenza di ammetterlo sul retro del bigliettino, "Che ti credi che sia un regalo per te?? Magari sì, ma intanto noi ne godremo sicuramente"...
SAGAAAACI LE PULZELLETTE!]
P.S.:
...ehhhm, ora c'avrei un attachino da un po' di sonno... non è che posso raccontarvela un altro giorno, forse domani o giù di lì, la ricettina goduriosa?
Daaaaaai, solo per una volta! Se puede?
Ma anche sì...
buone nanne!

sabato, giugno 23, 2007

Meme di DolciRicette: Ciambella al Cioccolato-e-Vaniglia


Mika, "Lollipop"... ascoltatevela,
non so a voi,
ma a me scatta il degenero in falsetto all'istante!!

Allora... giusto giusto in corner, com'è il mio stile, arrivo tardi ma arrivo anch'io:
come non partecipare al meme per il
blogcompleanno di
Le istruzioni per partecipare si trovano qui (c'è ancora pochissimo tempo, SU!!), le ricette che partecipano ed il regolamento invece qui...
Stamattina ho sfoggiato il mio nuovo stampo per ciambelle... che mi mancava qui, perchè da brava volpona, quale indubbiamente sono, ce l'ho doppio a casa!
E' uno dei fantastici regali che ho ricevuto per il mio compleanno... di cui vi racconterò con più calma nel prossimo post perchè è stato veramente pieno di sorprese, parecchie delle quali in tema, ovviamente, godereccio!
Non sapevo quale ricetta utilizzare, ero tentata di fare il Bisulàn, che è la tipica ciambella di Mantova, ma poi ho rinunciato su consiglio, addirittura, della Nonna Fènchy in persona... che si rifiutava di darmi la ricetta perchè essendo quello un dolce tipico tradizionale, ai suoi tempi, dei contadini, era senza grassi e quindi un piccolo mattoncino... buono più che altro da "pocciare" nel vino.
E allora ho inventato di sana pianta... e cosa fare quando non ti vengono idee??
Guardi la barra superiore e ti ricordi che il tuo blog si chiama cioccolatoevaniglia...ti pare poco??!
La soluzione è più facile del pensabile:
facciamoci una bella ciambella PofficePoffice un po' al cioccolato...e un po' alla vaniglia, vah!
Ricettina:
(unità di misura: vasetto dello yogurt, da 125 ml)
3 uova (3 tuorli + 3 albumi)
3 1/2 vasetto di farina 00
100 gr burro a temperatura ambiente
1 vasetto di zucchero di canna equosolidale Golden Caster
1 bustina lievito per dolci
1 vasetto di yogurt, nel mio caso alla fragola, che dà un leggerissimo gusto fruttato
1 1/2 vasetto latte parzialmente scremato
1 pizzico di sale
per la parte di impasto alla vaniglia: 1 fialetta di aroma di vaniglia
per la parte al cioccolato: 70 gr di cioccolato al latte con granella di nocciole
Facoltativo: per guarnire, qualche quadratino di cioccolato al latte, pochissimi grammi di burro e un cucchiaino di nocciole tritate a granella.
Procedimento:
Preriscaldare il forno. In una ciotolina montare i 3 tuorli con lo zucchero e qualche cucchiaino di yogurt finchè belli spumosi. Montare con il burro finchè non rimane nessun grumo.
Unire poi il resto dello yogurt e mescolare ancora. Unire ora un poco alla volta, sempre mescolando, la farina ed il lievito setacciati ed il latte.
Unire poi all'impasto i 3 albumi montati a neve fermissima con un pizzico di sale.
A questo punto dividere l'impasto in due parti uguali e trasferire in due ciotole distinte: in una aggiungere l'aroma di vaniglia e mescolare finchè ben amalgamato.
Far sciogliere a bagnomaria il cioccolato alla granella di nocciole e, quando è appena un po' raffreddato, aggiungere all'altra parte dell'impasto e amalgamare al tutto finchè ne risulta un impasto scuto.
Imburrare ed infarinare la teglia per ciambelle e versarvi il composto a cucchiaiate alterne, in modo tale che ne risultino degli spicchi dei due gusti diversi, come si vede nelle foto.
Cuocere a 170°C per 35-40 minuti circa, o comunque finchè dorato ma non troppo (qui la prova stecchino è quasi d'obbligo).
Lasciare raffreddare qualche minuto, poi sformare e, se si vuole, guarnire con poco cioccolato bianco fuso a bagnomaria, con pochissimi grammi di burro, e cospargendo le palline ottenute con poca granella di nocciole.
Dai, come inaugurazione di un nuovo stampo non è malaccio, no??!

martedì, giugno 19, 2007

Emhmmh... la Vanigliozza oggi raggiunge la "veneranda" quota...


22!
[ ...e la torta a MEEEEEEEEE!... ]

Beh, notatemi già la postura da
"toglietemi tutto, ma non il mio... CUCCHIAINO!"...
eh,
dico,
l'imprinting si vedeva già da subito,
o no??!
Il lupo perde il pelo ragazzuole mie, il vizio quello mi sa....
meglio rinunciarci!
;-)))

venerdì, giugno 15, 2007

A.A.A. meme MUSICALmente chilometrico compilasi


Ragazzuoli, che lunghezza lungosa...
Il meme più lungo della storia,
per le risposte, le mie, più lunghe del globo.
Per me è stato più che un piacere auto-inquisirmi a sta maniera, perchè trattasi di ciò che amo più al mondo.
E poi la Madama Pummarola me l'ha segretamente dato come compitino per il week-end,
quindi ho eseguito ieri notte prima di andare a letto,
da brava bimba diligente,
che esegue addirittura prima della magistra!
Però fate un po' voi, chiedermi di fare dei tagli quando si tratta di musica non è possibile.
La musica è quello che mi accompagna in ogni secondo della mia giornata, nel mio stereo, nel pc, nel lettore mp3 o il resto del tempo nella mia testa, non c'è attimo della mia vita che io non vorrei essere accompagnato da musica... ragion per cui la mia risposta sarà parecchio prolissa,
e a domande singolari ci saranno quasi sempre risposta plurali,
ma c'aggia fà,
non se puede fare altro... VABBUò comunque??

Il primo "disco" acquistato?
Ah me lo son chiesta plurime volte, ma dovrei guardarli tutti uno a uno per essere sicura, forse "Il giardiniere" di Niccolò Fabi (ma credo anche prima, questo è quello che mi ricordo esattamente).

L'ultimo disco ascoltato?
Tracy Chapman, "Crossroads", un classico, ma solo perchè al momento ho su quello... ne ascolto millemila al giorno.

Il disco che ha cambiato la tua vita?
"Little Earthquakes" di Tori Amos

La tua copertina preferita?
"Innuendo" dei Queen è l'unica che mi viene, ma al momento.

La miglior colonna sonora?
"Water" (film) di A.R.Rahman e Mychael Danna (artisti)
Le Fabuleux Destin d’Amélie Poulain di Yann Tiersen (artista)
"The Hours", di Philip Glass (artista)

Il peggior cantante di tutti i tempi?
Io ho un ripudio per Nino D'Angelo ad esempio, ma è solo il primo che mi viene in mente, non è che sia il peggiore, è solo uno di quelli che non reggo io.

La peggior cantante di tutti i tempi?
La Lecciso?..horripilans (mi viene in mente solo quello strano esempio di umano...ora cantante mi pare quasi un complimento..)

Il peggior gruppo di tutti i tempi?
Non reggo manco per scherzo i Cugini di Campagna, ma più che altro proprio visivamente.

Il miglior cantante di sempre?
Che stress sto di sempre. Mi viene da non rispondere come segno di protesta. Anche perchè non lo so. Al massimo quello che piace di più a me, ma poi, proprio relativo.
Uno che mi fa raggiungere il nirvana piuttosto velocemente è Niccolò Fabi. Questione di primi amori.
Adoro a dir poco anche Amos Lee.
E Damien Rice.
E poi Jeff Buckley.
E Jack Johnson.
E Sting.
E Daniele Silvestri.
E Ray LaMontagne.
E Samuele Bersani.
Proprio come minimo.


La miglior cantante di sempre?
A-RI-DAJE..
al massimo posso concedere quella che ogni giorno devo ascoltare almeno un attimo, se no sclero, Fiona Apple.
E Tori Amos.
Ma anche Tracy Chapman.
E Loreena McKennitt.
E Regina Spektor.
E Polly Paulusma.

Miglior gruppo di sempre?
Queen. (mi sta salendo grande astio per questo DI SEMPRE).
E che forse non è questione di migliore di tutti i tempi, ma di grandi affinità con i miei stati d'animo, i Coldplay.

La canzone che vorresti fosse stata scritta per te?
La musica è la mia ancora di salvezza, praticamente tutte le canzoni che amo si possono dividere tra quelle che vorrei fossero state scritte da me e quelle che vorrei fossero state scritte per me, che sono davvero moltissime.
Niccolò Fabi, "Sei nel centro"
"TwentySomething", Jamie Cullum
R.e.m, "At my most beautiful"
Otto ohm, "Domani"
Sting, "When we dance"
Jarabe de Palo y Jorge Drexler, "Que bueno que bueno"
John Mayer, "Your body is a wonderland"
Jack Johnson, "Better together" e "Banana pancakes"
Lorenzo Cherubini, "Stella Cometa"
Jorge Drexler, "Mi guitarra y vos" e "Me haces bien"

La canzone che ti fa venire in mente l'infanzia?
Elton John, "Crocodile Rock"

La canzone che riassume la tua adolescenza?
A posteriori ci penso spesso sulle note di John Mayer, "Daughters", Coldplay, "Amsterdam".
E anche "Achille's heel" dei Toploader.

La canzone con cui vorresti addormentarti?
Rilassiamociii...Unkle Bob, "Swan", versione acustica, grazie... poi magari una bella Norah Jones, "Don't know why" e farei sogni di platino...

La canzone che vorresti per un tramonto?
Alex Murdoch, "Orange Sky"

La canzone più brutta di tutti i tempi?
mi pare un po' pesante una responsabilità del genere...
Non mi viene, c'aggia fà (...certo che un bel Ruggero Ruggeri o Raul Casadei son tentata...)

La canzone che non vorresti sentire mai più?
Total eclipse of the heart di Bonnie Tyler... non ce la faccio più, avevo una coinquilina che la metteva tutte le sacrosante mattine...e svegliarsi per forza di cose alle 7 con un magone del genere ve lo raccomando (non sarebbe brutta di suo, ma c'è da essere troppo allegri per non richiedere subito alla Rettore di intonare la sempiterna "Dammi una lametta che mi taglio le vene..")

La canzone che ti mette ottimismo?
Jet, "Are you gonna be my girl?"

La canzone che vorresti al tuo matrimonio?
Phil Collins, "Groovy kind of love"

La canzone che vorresti al tuo funerale?
Toccatina... Queen, "Who wants to live forever?"...

La canzone che descrive un momento della tua vita?
"Evaporare", Niccolò Fabi.

La canzone che più ti piace nella collezione dei tuoi genitori?
Creuza de ma, Fabrizio De Andrè (ma tanto ce l'ho anch'io, che vi credete...)

La canzone che piace ai tuoi genitori nella tua collezione?
Più o meno tutte, quelle di Tori Amos e Loreena McKennitt in primis e i mille Buddha Bar.

La canzone che ti fa venire in mente la tua prima "cotta"?
Forse gli Anni degli 883. Forse. Ma proprio forse. Oppure Alex Britti.

La canzone che ti fa venire in mente un tuo"ex" amante?
Sampa pa ti di Carlos Santana.

La canzone che non conosceresti se non fosse per un amico?
Giorgia, "Che amica sei"

La canzone che ti fa pensare al sesso?
Negrita, "Sex"
"I don't sleep, I dream", R.e.m.

La canzone che ti fa pensare alla solitudine?
Damien Rice, "Cheers, darlin' "

La canzone più triste?
"Canzone per un'amica" di Guccini, la associo a un funerale..

La canzone per quando sei incazzato?
Per incazzature generiche o affettive: Queen "You don't fool me"
Per un incazzatura raffinata: Fiona Apple, "Extraordinary Machine" .."Be kind to me, or treat me mean...I make the most of it, I'm an extraodinary machine..."
Per un incazzatura potente: Foo Fighters, "Best of you", "Breakout", "All my life"

La canzone con il miglior inizio?
Adoro gli incipit di ogni cosa, letteraria, musicale, o anche nella vita reale mi innamoro delle prime impressioni...
R.e.m. "Drive"
Coldplay, "Warning sign"
"Date al diavolo un bimbo per cena", Lorenzo Cherubini
Ben Harper, "Morning Yearning"
Valentina Giovagnini "Senza origine" (versione Allemanda)
Loreena McKennitt, "Dante's Prayer"
Amos Lee, "Keep it loose keep it tight"
The Eagles, "Hotel California" (versione live acustica)
Tracy Chapman, Fast Car (versione acustica)
Seal, "Love's divine"
Kc and JoJo, "All my life"
Incubus, "Mexico"
Sting, "Shape of my heart"
R.e.m., "Nightswimming"
U2, "Electrical storm"
Travis, "Beautiful occupation"
Stereophonics, "Maybe tomorrow"
E SOTTOLINEO CHE SON POCHE..


La canzone con il miglior finale?
R.e.m., "Drive", devo ripetermi.
Queen, "Bohemian Rhapsody" ..."anyway the wind blows..."
Fiona Apple, "Not about love"

La canzone da ascoltare con gli amici?
"Testardo", Daniele Silvestri..."e io c'ho le forbiciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii"
"Che t'aggia dì", Mina e Celentano

La canzone da cantare sotto la doccia?
Coldplay, tutte. Forse "Green eyes" tra le altre.

La canzone che ti fa venir voglia di ballare?
Ben Harper, "Better Way". Bellissima la musica, quanto fenomenale il testo.

La canzone col testo più originale?
"Servi della gleba" di Elio e le storie tese.

La canzone che è un'ottima cover?
Ryan (mica Bryan, attenzione che s'ingrilla parecchio) Adams, "Wonderwall" (cover degli Oasis)
George Michael, "Somebody to love" (cover dei, e con i, Queen)
Pete Yorn, "Dancing in the dark" (cover di Bruce Springsteen)

La canzone su cui fare l'amore?
"Wicked Games", Chris Isaak

La canzone più nostalgica?
Stupendissimamente nostalgiche...
Damien Rice "Accidental babies"
John Mayer, "Comfortable"
Regina Spektor, "Samson"
Fiona Apple, "Love ridden"

La canzone col titolo più bello?
"Crazy little thing called love", Queen

La canzone da sapere a memoria?
Fiona Apple, "Paper bag"

La canzone su un vero amore?
"Honey and the moon", Joseph Arthur
Jack Johnson, "Banana Pancakes"
Niccolò Fabi, "Sangue del mio sangue"
Sergio Cammariere, "E mi troverai"
George Michael, "Jesus to a child"
Raf, "Nei silenzi"

La canzone storica per eccellenza?
??? Se capissi in che senso storica magari ce la potrei fare.
Se nel senso di presa da argomenti vagamente storici allora "Geordie" di De Andrè o "The highwayman" di Loreena McKennitt, se in senso di che è fondamentale nella storia della musica allora "Stairway to heaven" dei Led Zeppelin.

La canzone che ti è stata dedicata?
"Love", John Lennon.

La canzone per riflettere?
"Crx. Io rifletto", Casino Royale
Massive Attack, "Teardrop

La canzone più inquietante?
Carmina Burana " O fortuna"
Jocelyn Pook, "Masked Ball" (il pezzo del ballo mascherato in Eyes Wide Shut, per capirsi)

La canzone che ascolteresti mentre sei nello spazio e si sgancia il cordone che ti lega alla navicella?
"It's a beautiful day", Queen... tanto per tergiversare

La canzone che odiavi ma adesso ami?
Quelle che amerei ma me le fanno odiare ficcandole in pubblicità oscene, poi passato qualche anno ricomincio ad amarle. Svariate. Ad esempio quella di Kelly Clarkson, che va bene se ho voglia di strillare un po'.

La canzone che più ti estranea dalla realtà?
Loreena McKennitt, "Marco Polo"

La canzone da ascoltare mentre guidi?
Red Hot Chili Peppers, "Road Tripping"
The Fray, "Vienna"

La canzone che ti fa più paura al buio?
Jeff Buckley, "Hallelujah" ...paura in senso positivo, dal sospiro del primo secondo mi parte un'inquietudine generale, ma è una sensazione che amo, forse non è paura, ma insomma è l'unica cosa che ci può andare vagamente vicino.

Il miglior duetto?
Damien Rice con Lisa Hanningan, sempre perfetti.

La canzone da dedicare a chi non la pensa come te musicalmente?
Forse ancora i Queen con "Bohemian Rhapsody"... quella mi sa può convertire anche gli infedeli...

martedì, giugno 12, 2007

Ciaccino ripieno di tutto un po', tipico spuntino senese


...nella foto vi vedete Fra, deliberatissimamente sfruttata per il taglio...mentre io le faccio da fotoreporter! ...
La canzoncina di oggi allora la dedico a lei, "Standing Ovation" (2001) di Vasco Rossi, che quando qualche settimana fa ci si era fissata e poi mi ha detto pensava che si intitolasse "Stendi il rovescio" ho riso per un quarto d'ora...
Fra, vedi di bere meno!!
;-))



La scorsa domenica, a parte sfornare per la seconda volta i biscottini della Cuoche', causa "prematura scomparsa" di quelli fatti venerdì... e su grande richiesta delle coinqui, con yogurt naturale (della mia yogurtiera), marmellata di pesche e di fragole e farina integrale... son partita con l'idea di ripetere un esperimento provato per la prima volta quasi per caso un paio di settimane fa, quando ci siamo ritrovate in casa solo in due a cena e non sapevamo che combinare... il frigo piangeva più del solito e allora avevo inventato all'ultimo momento una versione casalinga del ciaccino, tipico spuntino senese... che crea violentissima dipendenza e stimola l'appetito (o "APRE LA VORAGINE", come dice Sonia, una coinqui), e ti consola ogni volta che passi sconsolata sul Corso e pensi a quanto non hai tempo di farti un pranzo o cena degno di questo nome e allora le tue narici vengono sfiorate dal profumo celestiale di una delle 4/5 ciaccinerie che ti becchi nel giro di 100 metri... e la tua papilla gustativa viene colta all'istante da un irrefrenabile impulso che in una frazione di secondo ti fa accorgere che hai già in mano i tuoi eurini per comprarti il tuo sacrosanto pezzettino di comfort food per eccellenza della vita senese... L'esperimento era riuscito alla grande, ma era tardissimo e non avevo prove fotografiche del fattaccio, quindi REPETITA IUVANT... nell'atmosfera grigina mattutina avevo preparato e lasciato riposare l'impasto... salvo poi accorgersi che arrivata l'ora di stendere, farcire e infornare, dopo secoli erano improvvisamente tornati quegli 80 GRADI ALL'OMBRA che col frigidino degli ultimi tempi quasi avevo rimosso... Ma questa è un'altra storia (di graaaande ma grande calura!). Sfogo a parte, torniamo a noi...

Traduco per i non conoscitori, CIACCINO a Siena (e forse anche da qualche altre parte in Toscana) significa teoricamente FOCACCIA RIPIENA, in pratica ho capito ormai qualsiasi cosa abbia anche solo una vaga sostanza di pane e sia steso... vai a capire!

Ingredienti:
(ricetta del tutto inventata, frutto solo di osservazioni di anni e anni di millemila ciaccini, tutti rigorosamente diversissimi da un posto all'altro! ...però un po' tutti bòni!)
Impasto:
3 1/2 bicchieri (stile Nutella, sempre) di farina 00
3 cucchiai d'olio evo
1/2 di panetto di lievito di birra (in alcuni posti lo fanno bassissimo, in altri parecchio alto... a me piace decisamente di più la versione bassa e morbidosa, ma croccante fuori)
2 cucchiaini abbondanti di sale (dipende da come lo farcite, io ne ho farcito metà con un prosciutto crudo casalingo di una mia coinqui, già salatissimo di suo, quindi regolatevi di conseguenza)
1 cucchiaino di zucchero
1 tazza di acqua tiepida

Ripieno: Io ne ho farcito metà con pomodorini e mozzarella e metà con prosciutto crudo e mozzarella

(nel mio caso, ma ce ne sono veramente per tutti i gusti, tradizionali e meno, ...anche in versione dolce con la Nutella... ;-D )
q.b. prosciutto crudo direttamente dai maialini dei nonni della mia coinqui Fra (nella foto)
1 mozzarella
pomodorini ciliegini q.b.
origano
pizzico di sale
Per spennellare: un pizzico di sale e 1 cucchiaio di olio, facoltativo, ma rende il risultato molto goduriosamente croccantino.
Impastare gli ingredienti come per la pizza, facendo sciogliere in una tazza di acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero, il lievito e aggiungere alla farina a fontana ed agli altri ingredienti setacciati... ne deve risultare un impasto piuttosto soffice e facile da lavorare.
Lasciare lievitare almeno un'oretta, dopo di che dividere l'impasto in due e stenderlo in 2 rettangoli sottili sottili (io preferisco così, ma se a voi piace normalmente la pizza o la focaccia più alta stendetelo di conseguenza). Trasferirne uno su una teglia ricoperta di carta da forno e bucherellatelo. Farcite con quello che più vi piace, nel mio caso per metà con prosciutto crudo e mozzarella e per metà con pomodorini ciliegini tagliati a spicchi e mozzarella, con una manciatina di origano, che ci sta un po' sempre bene. Salare la metà con i pomodorini (l'altra no perchè il prosciutto è molto salato di suo) e ricoprire con l'altro rettangolo di pasta molto sottile, aiutandosi magari come ho fatto io stendendo direttamente su carta da forno, così poi basta un "rovesciamento" rapido e il gioco è fatto. Richiudere bene i bordi.
Bucherellare ancora, salare appena appena e spennellare con un cucchiaio di olio extravergine, cosa facoltativa... ma che dà una consistenza croccantina superbuona al tutto.
Infornare in forno già caldo per 40 min. o finchè dorato (più o meno, io ho un forno parecchio strano, regolatevi voi col vostro che sarà scuramente più normale) a 160° C.

Quando è pronto tagliarlo a quadrotti... e pappatevelo goduriosamente!

LA DONNA CAROTA.
Non bellissima ma a suo
modo
affa­scinante,
alta e snella,
si abbandona difficilmente alle
lu­singhe dell' amore.
È timida,
riservata
e un po' paurosa.
Detesta le mondanità e preferisce stare rintanata in casa...
ne ha viste di cotte e di crude...
non vorrebbe fare la stessa fine.
È necessario raschiarle di dosso
con amore
tutte le schifezze della vita
perché si conceda in tutta la sua bontà.
Se con costanza si riesce a grattugiarle il cuore,
diventa deliziosa.
La donna carota si abbronza facilmente
e ci ha dieci decimi di vista.
Non fatela ardere tanto prima di di­vorarla.
Troppo cotta sa di poco.
Tratto da : Luciana Littizzetto, "La Principessa sul pisello", Mondadori, Milano, 2002

sabato, giugno 09, 2007

I biscotti "salva sensi di colpa" di una Donna Pomodoro detta Cuoche'


Avevamo dei dubbi???! Giammai!
Copiare una CUOCHETTA è sempre garanzia di successo!
Qualche giorno fa Cuochetta ci aveva fatto vedere dei biscottini goduriosi per bambini golosi ... ora, vi pare che la sottoscritta non faccia decisamente parte della categoria chiamata in causa????!?
NE CONSEGUE che quando li ho addocchiati me ne sono follemente innamorata all'istante... e quale scusa migliore si potrà mai trovare che un vasetto aperto di marmellata di mele cotogne fatta dalla mia mamma che ogni volta che apri il frigo ti guarda ammiccante e ti fa sentire in colpa (da qui il nome che io e la Annina abbiamo pensato di dare alla creazione! Salva sensi di colpa verso marmellate trascurate e sperse nei meandri del frigo) perchè non lo usi prima che passi troppo tempo da quando l'hai aperta?!?
Quindi ho preso PARO PARO (e guardate che è una roba strana che io non cambi - quasi - una virgola... perchè ce l'ho proprio come vizio congenito, quindi segno di enormissima fiducia nei confronti dell'Annina!) la ricettina della Cuochetta per la sua Bice ed ho semplicemente cambiato la marmellata per riempirli, perchè appunto ho usato quella di mele cotogne e ho usato un po' di farina in più perchè facendoli con le mie manine e non con la macchina del pane l'impasto era veramente troppo morbido da gestire.
Vi copio la ricettina miracolosa con i due cambiamenti in questione:
350 / 370 gr farina 00 (io direi di partire da 300gr come ho fatto io seguendo la Cuochetta e poi eventualmente aggiungere)
125 ml yogurt (nel mio caso un vasetto di Activia)
2 uova intere
40 gr zucchero (...perfetto perchè già la marmellata è zuccherata di suo, quindi meglio non abbondare)
100 gr di burro morbido
1/2 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
Per riempire i biscottini: marmellata di mele cotogne
Procedimento:
setacciare e mettere in un recipiente la farina, lo zucchero, il sale e il lievito per dolci e formare una fontanella. in una piccola ciotolina sbattere un attimo con una forchette le due uova e lo yogurt e versare nel centro della fontana. Mescolare velocemente con le mani e se necessario, appunto, aggiungere un po' di farina finchè l'impasto avrà raggiunto la giusta consistenza. Mettere in frigo e lasciare riposare per una mezzoretta. Poi togliere dal frigo e stendere la frolla ottenuta e riempire con la marmellata, formando dei biscottini della forma che più vi piace... fagottini, quadrotti, o nel mio caso vaghi degli agnolini di mia nonna!! ^-^
Mettere in forno preriscaldato a 180° per una quindicina di minuti o comunque finchè saranno leggermente dorati .
E allora devo dedicare la canzoncina di oggi alla mia musa sgolosatrice Annina, con una canzone di James Taylor (1971) in tema alla nostra amicizia così recentissima ma mooolto moooolto bella, grazie "bel donnino"!



E dedico alla Cuochetta anche un'altra tipologia di donna secondo la Litti, io azzardavo che questa potesse essere forse la sua e lei ci si è riconosciuta... quindi ecco a voi la...


LA DONNA POMODORO
Altro che femmina senza sapore.
La donna pomodoro è piena di sugo.
È un concentrato di gioia allo stato puro.
Morbida e soffice, sembra fatta di materasso.
D'estate dà il meglio di sé.
E poi col tempo si conserva.
Anzi.
Vecchia vecchia e secca secca,
se condita con gli ingredienti giusti dell' amore,
diventa appetitosa e sfiziosissimi
Non è fatta per i lunghi corteggiamenti.
Dev' essere cotta e mangiata.
O cruda e mangiata.
Va be­ne ugualmente.
Le donne pomodoro migliori sono quel­le dal cuore di bue, portate per le storie d'amore impo­nenti e durature.
Solo talvolta si inacidiscono.
Colpa del cattivo tempo...
si sa che le donne pomodoro
sono me­teoropatiche...
Ma non è un problema.
Basta un cucchiai­no di zucchero e
tornano dolci
come sempre.

Tratto da : Luciana Littizzetto, "La Principessa sul pisello", Mondadori, Milano, 2002


Ultimo p.s. di un post ancora più logorroico della norma, il che è decisamente GRAVE, è che vorrei dedicare questi biscottini a due personcine a cui voglio bene e che hanno compiuto gli anni in questi giorni e causa distanza geografica non posso festeggiare debitamente, quindi auguri alla Liby (Silvia), che mi è venuta a trovare la settimana scorsa da Mantova, quindi è il minimo.. e a quel pacioccone mio golosone preferito del mio cuginetto principino Filippo, che ha raggiunto la veneranda età di 2 anni!

venerdì, giugno 08, 2007

Pinzimonio Femminile - Vademecum per Uomini #1: la Donna sedano


LA DONNA SEDANO.


Altissima e allampanata.
Tutte le volte che in auto sale dietro, poi ci vogliono minimo die­ci minuti per disincastrarla e tirarla fuori.
Di carnagione chiara, in inverno tendente al verde campus, la donna se­dano mostra uno stile e uno charme invidiabili.
Anche vestita di stracci fa sempre la sua porca figura.
È l'unica donna verdura che può permettersi gioielli vistosi e anelli da più di tre etti.
Meglio se di antica tradizione maya.
L'unico neo: la criniera, costantemente in tumulto, domabile soltanto a suon di chignon e abili incastri di matita.
Se frullata da sapienti mani d'amante sa essere molto afrodisiaca.



Tratto da : Luciana Littizzetto, "La Principessa sul pisello", Mondadori, Milano, 2002

mercoledì, giugno 06, 2007

Donne fiore o donne verdura?


"Facciamocene una ragione. Gli uomini son più fortunati.
Possono tenersi i peli,
farsi crescere i baffi,
stare spettina­ti come lo Yeti,
guardarsi in faccia e continuare a parlare mentre fanno pipì negli orinatoi delle stazioni
e persino trasudare come provole stagionate di Battipaglia perché tanto l'omo ha da puzzare.
E non di bergamotto.
Per noi è il contrario.
A noi tocca essere fighe sempre.
Caschi il mondo.
Ma per essere tali bisogna possedere una dote essenziale: non patire il freddo.
Io personal­mente non ce la faccio.
Tengo il piumone nel letto fino a Ferragosto,
pensa se riesco a resistere vestita come una rollata di vitello solo di bretelline.
Mi faccio addirittura crescere i capelli perché patisco il freddo alle orecchie...
Eppure ci sono donne che viaggiano con minigonne alte come cerotti
e salvabuchi copricapezzolo anche nei gior­ni della merla.
O hanno il sangue freddo come i pitoni reticolati o una copertura antibiotica perenne.
E agli uo­mini piacciono da matti.
Vanno pazzi per quelle vestite solo di rossetto che agli incroci fanno fermare le macchi­ne perché le scambiano per semafori.
Quelle sono le tipi­che donne fiore.
Sì. Perché esistono due tipi di donne.
Le donne fiore e le donne verdura.

Le donne fiore sono belle.
Straordina­riamente belle.
Eleganti e piene di stile da far schifo.
Van­no guardate e ammirate.
Toccate poco, sennò si guasta­no.
Se gli sciogli un'aspirina nell'acqua durano di più.
Da lontano sembrano profumatissime,
ma se le annusi spesso non sanno di niente.
Però,
qualunque sia l'occa­sione,
fanno sempre una gran bella figura.

E poi ci sono le donne verdura.
Che non sono tanto bel­le,
ma danno sapore.
Ci sono le donne sedano, pallide e allampanate,
quelle finocchio, basse e tonde,
le donne pa­tata americana, che puoi tenere per anni in cucina e pian­tarci addosso anche gli stuzzicadenti e loro germogliano lo stesso.
Le donne verdura sanno di qualcosa.
Sempre.
Alcune sono addirittura afrodisiache.
Se poi le metti nel barattolo, conservano il gusto e durano per anni.
Quelle fiore,
quando appassiscono,
fanno solo tristezza."

- Luciana Littizzetto, "La Principessa sul pisello", Mondadori, Milano, 2002 -

Io sono una di quelle che, a parte certe rare occasioni, non resiste e legge e rilegge spesso e volentieri i libri a pezzettini, conosco un sacco di persone che hanno regole ben precise in merito, del tipo che "se superi la pagina 20 devi per forza finire di leggerlo, per principio"... ma io sono un'incostante per natura in queste cose, o meglio una supercuriosa e facilmente entusiasmabile quando si tratta di letteratura, di qualsiasi tipo... Quindi devo leggere seimila cose in contemporanea e non c'è ritegno che tenga.
Ecco questo libro, ad esempio, è uno di quelli che avrò letto a pezzi circa ottomila volte, ci si presta benissimo, libro da viaggio in treno o bus, come un po' tutti quelli della Litti, letti nelle mille trasferte con la mia migliore amica tra mille risate, perchè lo si può benissimo prendere, leggerne un capitoletto in pochi minuti e poi riprenderlo altre mille volte quando coglie l'attacco da bisogno di comicità acuta, per poi rimetterlo a posto fino alla "voglia" successiva... sorte che in primis sotto le mie grinfie capita ai libri comici, appunto, e quelli di poesie...
E allora volevo proseguire con la rubrica comico-da-cazzeggio già inaugurata con un paio di video di youtube, di cui uno già della Litti tempo fa, e questo è solo l'inizio...
perchè questo pezzo mi fa schiantare ogni volta, facciamo che un post ogni tanto ve lo dedico ad una particolare tipologia di donna del PINZIMONIO FEMMINILE della Litti... E VEDREMO CHE VERDURE SIETE, pulzelle mie blogger, io vi dirò che ho già un'idea su di me...

martedì, giugno 05, 2007

Meme: l'Happy Hour, o in questo caso confessioni di una (quasi)-astemia


La mia cara Fudgy mi ha invitato ad un Happy Hour... virtuale, tra blogger... un Meme alternativo!
Il domandone è il seguente: io cosa prendo??! Eh, e vi pare poco... Ennò!


Ora, il problema che si pone è il seguente:


io sono da sempre la croce di ogni mia amica/o che tenta di portarmi sulla via dell'etilismo...perchè, checccidevoffffà, NON MI PIACE IL VINOOOOO, NON SOPPORTO ANCHE SOLO L'ODORE DELLA BIRRAAA...


Ma, dai DICIAMOCELO, anche un po' la delizia tutto sommato, perchè, guarda il caso strano, lo sfruttamento palese prevede che sia sempre io quella che si fa i giri della provincia da taxi-driver sobria salva-patenti altrui.



Fino all'epoca pre-universitaria ero totalmente astemia, non è una questione di presa di posizione (de che???!), di essere rompiballe, è proprio il gusto che non fa per me.


Io ho la mia teoria su un aneddoto di quando ero piccola ed ho bevuto per sbaglio del vino bianco credendo che fosse acqua frizzante e mi ha schifaaaato da matti, il che mi deve aver traviato...


boh!

Fatto sta che sono sempre la guastafeste che brinda con il succo di frutta o la coca-cola della situazione ..o l'acqua frizzante, che si mimetizza bene...ih ih, tentando di non farsi beccare se no il coretto è assicurato di "ma daaaaaaaaaaaaaaaaai, ti bagni solo le labbra! Che porta sfortuna se no!"...


ECCHESTRESSS ragazzi miei, porterà anche sfortuna, ma mi viene la nausea, eh!


CHE CI DOVRò MAI FARE?!?????!?

Rivendico il DE GUSTIBUS, PLEEEEEEAZZZZZZ!


E allora ad un certo punto conoscendomi qualcuno ha ben notato che forse bisognava anche lì giocare l'ultima carta: la golosità conclamata.


E mi hanno fatto provare a tradimento del Baileys imboscato nel caffè per poi svelare l'arcano...


OK.
In effetti quello non mi dispiace, anche se con l'aperitivo c'entra ben poco.

Da lì è partita l'associazione con lo Sheridan's, buonino, o come ad esempio la scoperta di sabato sera (CHE VORRò RISPERIMENTARE IN VESTE CASALINGA...Ricette da suggerire di liquore al cioccolato bianco??) di un shot-drink dal nome altamente ispirevole: TIRAMISù! Cos'è??? Liquore al cioccolato bianco, sopra un goccino di panna e sopra cosparso di cacao....mmmmh, sì, quello lo approvo proprio...
Come son prevedibile Fudgellina quasi dottoressa mia!


Prenderei decisamente uno di questi...


...mi perdoni anche se non c'entra mica tanto con un Happy Hour?? Te prego!
UH, chi si volesse invitare a questo Happy Hour si ritenga più che INVITATISSIMO ... per questa volta non rimbalzo direttamente... credo che se rimbalzassi pure questo alla Ietti, che poi mi sa essere un po' sull'astemio anche lei (?)..beh, forse me potrebbe menà! ;-)))