mercoledì, giugno 27, 2007

Dicevamo?!... ah, del Tiramisù triplo

Mi ero scordata di mettere fotine comprovanti l'allegra "brigata coinqui", mica tutte ma insomma le meglio, che si concede 'na bella gitarella domenicale alle terme giusto quel tanto per rosolarsi da brave pirlotte e squamarsi per benino.
Con facce rinco in treno da poche ore di sonno prima, con facce rintro da troppe ore di sole e zolfo poi...
ORDUNQUE dicevamo...
Che ve stavo a racconta' del tiramisù triplo.
Che poi è un tiramisù canonico... però triplamente slurposo, perchè quando ce vò ce vò
[ecco, magari spesso].

La
canzoncina di sottofondo oggi facciamo che sia degli
U2,
amatissimi dall'infanzia in poi,
"Where the streets have no name" (1987),
troppo bella e con un inizio da urlo...


TIRAMISù AL TRIPLO CIOCCOLATO
75 gr cioccolato bianco
75 gr cioccolato gianduia
75 gr cioccolato al latte con nocciole a granella
3 uova (3 tuorli + 3 albumi)
1 pizzico di sale
5 cucchiai di zucchero semolato
500 gr mascarpone (EH!?Lo so.. era un compleanno!!SshhHh!)
1 confezione da 400 gr di savoiardi
(io sono e rimango della scuola di pensiero dei Pavesini,
ma cosa deve fare una per delle coinqui??! ;-P )
3 tazzine di caffè ristretto
latte q.b
un paio di cucchiaini di cacao amaro
Procedimento:
Dai che son brava e lo riporto per onor di cronaca, però lo so che un tiramisù lo sapete fare meglio di me, brave cuochette e bravi cuochetti miei.
Montare i 3 tuorli d'uovo con i cucchiai di zucchero (c'è già "parecchio" cioccolato, quindi si può quasi quasi evitare, o comunque non abbondare troppo), poi aggiungere il mascarpone e mixare ancora finchè ne risulta una crema omogenea. Aggiungere 3 o 4 cucchiai di caffè e mescolare ancora. Tritare non troppo finemente i cioccolati (perchè, ovviamente, visto che son parecchio prevedibile, a me piace il "crocco" del cioccolato in bocca, ma se si preferisce si può tritare di più!) e aggiungerne alla crema circa 2/3 (si va a occhio.. a me piace anche un bel strato in perfetto stile "tempestato di diamanti" sopra, con poco cacao, ma regolatevi di conseguenza se preferite la superficie più cacaosa e meno cioccolatosa. Per ultima cosa amalgamare bene i 3 albumi montati a neve fermissimissima con un pizzico di sale.
Ora comporre il tutto partendo da uno strato di savoiardi imbevuti velocemente nel caffè e in un po' di latte (q.b.), poi un po' di crema e così via fino ad esaurimento della crema.
Con queste dosi a me è venuta una teglia media (che si vede nelle foto nel post precedente, se può essere d'aiuto), un'altra piccola teglia e un piatto (che si vede anche lui nella foto) fatto sul momento per essere azzannato altrettanto all'istante da coinqui ansiose e non in grado di aspettare quel tempo necessario al raffreddamento... ( ;-*).
Sopra cospargere con poco cacao amaro in polvere e SOPRATTUTTO, lì viene il bello (ma anche buono) con il resto dei 3 tipi di cioccolato supergoduriosamente slurposoooooo!
Mettere in frigo e lasciare raffreddare per un pochino di tempo, insomma finchè resistete alla tentazione dell'azzanno!

Un attimo che è il caso che vada a magnarmi un quadratino che il solo vago ricordo mi ha fatto venire un mancamento...
Uhm, sì, torniamo a fare le personcine "serie", ricomponiamoci, che è meglio. [Con PuffoQuattrocchiesca enfasi...]
Oggi si va di patata, perchè io si sappia son mezza carota e mezza patata, sia nella veste un po' pirla che in quella un po' tenace. [Però, già Danielito (Silvestri), magister vitae, disse "Aò, so' testarrrrdo, ma mica so' cojoneee", ecco, chi vuole intendere...]

LA DONNA PATATA.

La donna patata è un po' pirla.
Dicia­mocelo.
Sarà che ha la pelle sottile
e ci vuole un niente a ferirla.
Se si innamora è fritta.
O bollita.
Dipende dai mo­menti.
È una fuoriclasse in materia di cotte.
Può levarsi la pelle,
per amore.
Quando si incapriccia di un maschio si abbandona ciecamente tra le sue braccia,
si sottomette,
diventa arrendevole
ed è in grado di farsi schiacciare fi­no a ridursi a purea.
Le donne patata americana sono le più resistenti. Le puoi ferire,
disprezzare,
abbandonare.
Ma loro son tenaci.
Con un po' di luce e un po' d'acqua
sono in grado di germogliare per tutta la vita.

Tratto da : Luciana Littizzetto, "La Principessa sul pisello", Mondadori, Milano, 2002

10 commenti:

Dolcetto ha detto...

Nel cazzeggio mattutino di una che dovrebbe lavorare ma non ne ha un tubo di voglia, non potevo mica non passare da te no? Però che errore!! Le tue fotine mi hanno fatto venire ancor meno voglia di lavorare e più voglia di uscire ed andare sul lago a farmi un bel giretto, o sedermi su una panchina a guardare le paperelle...
Comunque, slurposissimissimo questo tiramisù (qui si che il nome si addice: se non ti tira su sto dolce è inutile provare altra roba perchè vuol dire che sei proprio sottoterra!).
Cavoli non sono manco una donna patata: prima che qualcuno mi sottometta e che io diventi arrendevole ce ne vò!!! Magari mi avvicino di più alla patata americana.
Ora ti lascio in pace. Ancora buona giornata

elisa ha detto...

Mhhhhhhhhhhh...buono il tiramisù al triplo cioccolato..e che belle che siete tutte allegre in gita..brava brava!!!!

Dolcetto ha detto...

Ely e tu cosa combini?? Non ho mica scoperto se studi o lavori... Che fai, che fai... sei una cazzeggiatrice come noi o sei solo in pausa 5 min?

Imma ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Imma ha detto...

questa donna patata e' hilarious!!! dove l'hai pescata?!?

VanigliAli ha detto...

Dolcettina mia cara..quando si tratta di cazzeggio (mica solo mattutino) ultimamente raggiungo indecenze mai viste!
Sei andata poi a vederti le paperelle??!
Dai, abbi fede, prima o poi sta verdurina te la appioppiamo anche a te!

Grazie Eli.. voglia di ritornarciiiii..già a millemila! ;-))

Imma, la foto navigando in giro, la patata in sè sempre su uno dei mille libri della Littizzetto che adoro..sto allegando più o meno ad ogni post una donna verdurosa! Baciotti e benvenuta!

Gaia ha detto...

mi sa tanto che io mi porto sempre dietro la pentola dell'acqua bollente in cui tuffarmi ogni volta che mi prendo una sbandata per qualche ometto...
sai ciccetta bella che il tuiramisù è sempre stata una delle poche richieste esplicite che facessi a mia mamma, sempre solo per il mio compleanno perchè lo adoro, poi quando ho imparato a farmelo basta mi si è aperto un mondo!
vabbhè...ma te non è che sei in giro l'8 luglio? no perchè io il 7-8 sono tra firenze e arezzo...la sera ad arezzo per il concerto dei Negrita mica me lo posso perdere...

Dolcetto ha detto...

No Ali, niente paperelle ieri, in preda ai sensi di colpa UDITE UDITE mi sono messa a lavorare...
Baci, buona giornata

Sandra ha detto...

Amo in modo esagerato il tiramisu anche d'estate!!!! Buonooooooo... e la patata è davvero carinissima!!!
bacioni!

VanigliAli ha detto...

Uh Ietti a CHI lo dici...
Dicevo infatti prima di farlo alla Vale damigella che forse mi facevo un tiramisù per rievocare le teglie chilometriche che immancabilmente a me mia zia, che è lei il guru di famiglia dei dolci, mi faceva per festeggiare con gli amichetti...e infatti così fu!!Anche a me da quando me lo faccio in un attimo da sola il fantastico mondo dei tiramisù mi si è aperto..e chi ci tiene più! O mia donnina Negritomane, io sono tutto il 7 a Pisa, teoricamente l'8 se non rimango là o vado a Florence ci dovrei essere,mboh! Poi ci sentucchiamo meglio per mailzzz... Besitos!

Stefy..nooo, anche nelle migliori famiglie!!Talvolta capita..a me a cena una coinqui ha proposto di venire a veder le paperelle di Como quest'estate..vedremo, non facciamoci ulteriori trips!!Baci cara

Gourmet, ma ciao! Beh io soprattutto d'estate..sarà appunto che lo associo al mio compleanno e a feste in cortile..beh anche a 15 gradi sotto zero a me va bene uguale però, sia detto!
;-))) Baci baci!