martedì, giugno 16, 2009

Postilla Littizzettiana mensile!

Chissenefrega dell'amore
Che cretinate, i discorsi sull'amore.
Il cicì e cicià che si fanno gli amanti.
Parole, parole, parole...
si magonava già la Mina sorbendosi il Lupone scialato inzuccherose moine.
«Io credo che l'amore...»
«Io penso che amarsi significhi...
«Io sono convinta che per stare bene insieme...»
Ma chissenefrega!
Silenzio.
Lasciamo parlare Agnesi.
Che ci plachi una volta per tutte riempiendoci la pancia
con un piatto di pasta al sugo.
Abbiamo bisogno di rifarci un'incoscienza.
L'istante poi passa,
diventa distante,
che stupidi siamo a sporcare l'istante...
Le donne poi sono delle fuoriclasse della
paranoia
sentimentale.
Adorano
agonizzare nell'amore
come
farfalle cadute nel
vin santo.
Inzigano dubbi,
pretendono conferme,
anelano dichiarazioni solenni.
E gli uomini?
Beh.
Scappano.
A volte lo fanno con crudeltà divina lasciandoci il cuore incimurrito per anni;
altre di fretta, come Gianni Bella, dimenticandosi persino le mutande tricolori,
altre ancora spariscono come in un'illusione ben riuscita del mago Copperfield.
Ci sta bene.
Così impariamo a tenere la lingua al caldo.
Ma possibile?
L'amore eterno ce l'hanno raccontato i poeti,
ma quando la vita media era di trenta anni.
Adesso
che campiamo ben oltre i settanta,
abbiamo un esubero di quaranta.
Li vogliamo passare tutti nel gorgo?
Strappandoci
i capelli a mazzi come nei drammi russi?
Basta saperlo.
La felicità va attesa e non pretesa...
ca custa lon ca custa
[costi quello che costi].
Com'è che dicevano in Stand by Me?
«Le cose più importanti sono le più difficili da
dire perché le parole le rimpiccioliscono.»
E allora zitte.
Sttt! Come sarà lo scopriremo solo vivendo. Se siete delle
fidanzate tormentate
o peggio ancora delle mogli intristite
ecco il consiglio di mia nonna:
«A volte per il bene della coppia bisogna mordere l'aglio e dire che è dolce».
Una volta pensavo fosse un brutto insegnamento ma
adesso penso l'esatto contrario.
Per far durare l'amore
bisogna usare il buonsenso.
Tacere quando è il momento,
lasciar correre,
chiudere gli occhi
e aspettare che passi la
bufera.

Tratto da "Sola come una gamba di sedano",
Luciana Littizzetto, ed. Mondadori.

5 commenti:

talpy ha detto...

ho questo libro proprio sulla mensola qui accanto..! :D incredibilmente divertente!

ps le zucchine tonde dello scorso post sono bellissime.. è proprio un peccato che si trovino raramente nei mercati! complimenti a te per la realizzazione :)

VanigliAli ha detto...

Talpy, la Litty è da sempre una delle meglio che ci siano per tirar su il morale per quanto mi riguarda! ^.^
Le zucchine invece, quest'anno, ho la fortuna di avercele nell'orto! Sia tonde che normali.. e ce le piazzo in ogni ove! ;)) Nei supermercati grandi però vedo che cominciano a esserci più spesso anche!

Sugar Mais ha detto...

La Litty tira su il morale ?
Io se fossi donna a leggere questo post mi demoralizzerei non poco invece ...
Su su che uno che vi adora oltre ogni (incomprensibile, per voi donne ignoranti 8-)) ) logica c'è sempre !
Sempre ? Quasi ...

VanigliAli ha detto...

no no a me tira su perchè mi fa sentire partecipe di pensieri anche miei,da frollata! ;-DDD

ABBI FIDUCIA NEL SIGNORE ha detto...

Che mi e' piaciuto tanto leggere il tutto della littizzetto, specialmente i consigli sull'aglio!ih ih !!ciao, Annamaria.